Casse professionisti: calano i redditi, ma aumentano contributi e iscritti

di Rosaria Barrile -

Secondo il quinto rapporto dell’Adepp sono in deciso aumento anche le prestazioni erogate e il patrimonio complessivo degli enti

Diminuiscono i redditi dei professionisti ma aumenta il numero di quelli iscritti alla Casse previdenziali private; di pari passo aumentano anche i contributi versati e le pensioni erogate dagli enti. A fotografare l’andamento dal 2005 allo scorso anno è l’Adepp, l’associazione che le rappresenta.

Nell’ultimo rapporto, il quinto, pubblicato dall’associazione, emerge come in generale le tasche dei professionisti siano sempre più vuote: tra il 2007 e il 2014 il reddito medio degli iscritti si è ridotto in termini reali del 18,35% a causa delle crescita dei prezzi. I professionisti iscritti all’Adepp guadagnano in media intorno ai 28.900 euro all’anno.

A risentirne di più sono gli stipendi delle donne, che mediamente guadagnano poco più della metà dei colleghi maschi. In Campania, Lazio e Liguria, per esempio, le professioniste hanno dichiarato un reddito tra il 51,6%e il 55% di quello dei colleghi maschi, con un tetto massimo che si ferma al 70%.

Il numero degli iscritti alle casse previdenziali e l’ammontare complessivo dei contributi versati sono invece aumentati: nel 2005 il totale dei contribuenti era pari a 1.224.454 contro i 1.469.673 del 2014, con un incremento del 3,52%. Nel 2014 le Casse hanno raccolto poco meno di 9 miliardi di euro di contributi pensionistici dagli iscritti, con un incremento rispetto all’anno precedente, del 2,87%: nel dettaglio, le entrate complessive sono pari a 8,917 miliardi e tra il 2005 e il 2014 c’è stato un aumento del 24,18%.

In decisa crescita anche il numero delle prestazioni Ivs, vale a dire le pensioni di invalidità, vecchiaia, superstiti: si passa dalle 284.049 del 2005 alle 358.381 del 2014 con un variazione del 26,17%. Nel 2014 l’ammontare totale di tale prestazioni erogate dalle Casse appartenenti all’Adepp è stato superiore ai 5,6 miliardi di euro.

E diventa più ricco il patrimonio dell’Adepp, inteso come l’insieme dei patrimoni dei singoli enti che ne fanno parte: è passato da poco più di 51 miliardi di euro del 2011 a oltre 64 miliardi di euro nel 2014.

Tali incrementi dipendono in parte dai contributi complessivamente incassati, risultati evidentemente superiori alle uscite derivanti dalle prestazioni offerte, e in parte dai rendimenti conseguiti sugli attivi.

Nel portafoglio degli enti previdenziali gli investimenti in titoli di Stato sono saliti (a valori di mercato) dai 7 miliardi di euro del 2011 agli oltre 14 miliardi del 2014, mentre si riducono i valori degli investimenti detenuti in immobili, che passano da 14 miliardi a poco più di 8 miliardi euro. Gli Oicr non armonizzati passano dagli oltre 8 miliardi di euro ai 13 miliardi di euro del 2014.