Fondi: il 2015 sarà da record

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Nonostante il nuovo rallentamento della raccolta in novembre, il saldo dall’inizio dell’anno sale a 130 miliardi di euro. E il patrimonio balza a 1.835 miliardi

L’industria italiana del risparmio gestito segna a novembre una raccolta netta di 4,1 miliardi, secondo i dati di Assogestioni. Si tratta di un dato inferiore sia a quello del mese precedente (più 5 miliardi) sia a quello del novembre di un anno fa (più 5,3 miliardi). Ma grazie agli ottimi risultati ottenuti nella prima parte dell’anno, il 2015 si avvia a chiudere come uno degli anni più brillanti per il mercato di fondi e gestioni.

La raccolta complessiva ha superato infatti, nei primi 11 mesi, quota 130 miliardi, superando già i 129 miliardi dell’intero 2014, che già aveva segnato i migliori risultati degli ultimi 14 anni.

Il patrimonio è balzato, grazie anche ai risultati della gestione, a 1.835 miliardi, contro i quasi 1.600 miliardi raggiunti alla fine dell’anno scorso. Il 51% delle masse, circa 935 miliardi, è collocato nelle gestioni di portafoglio; il rimanente 49%, circa 899 miliardi, è investito nei fondi comuni (Oicvm).

Tornando ai dati della raccolta di novembre, la gran parte delle sottoscrizioni (3,3 miliardi) sono andate ai fondi aperti. Tra questi, hanno raccolto i favori dei risparmiatori soprattutto i fondi flessibili (2,3 miliardi), azionari (un miliardo) e bilanciati (448 milioni). Ancora negativo invece il dato sui fondi obbligazionari, che hanno visto i riscatti superare le nuove sottoscrizioni per 965 milioni. 

A livello di gruppi, i migliori risultati sono per Intesa Sanpaolo, con un raccolta di 1,4 miliardi, Generali (1,3 miliardi) e Pioneer (0,8 miliardi). Seguono Anima e Poste con circa 500 milioni a testa.