Il nuovo corso dell’Epap

di Rosaria Barrile -

Oltre alla rivalutazione di legge di 1,6 milioni di euro, il consiglio d’amministrazione ha deciso la distribuzione di un extra rendimento di 4,9 milioni di euro agli aderenti alla cassa di previdenza pluricategoriale

Durante la relazione programmatica sul bilancio di previsione 2016, Stefano Poeta, il presidente eletto a giugno dell’Epap, l’Ente di previdenza pluricategoriale di attuari, chimici, dottori agronomi, dottori forestali e geologi, ha tracciato le linee guida del nuovo Consiglio di amministrazione.
Nel primo documento ufficiale elaborato dall’organo dell’Ente, i consiglieri, per la durata di tutto il mandato che scade nel 2020, si sono in particolare impegnati a “garantire l’adeguatezza delle pensioni e un sistema di welfare integrato”.

Il Consiglio di amministrazione ha fatto sapere infatti che, oltre alla rivalutazione di legge di 1,6 milioni di euro, Epap distribuirà un extra rendimento di 4,9 milioni di euro agli aderenti alla cassa di previdenza. Una decisione resa possibile grazie alla recente sentenza del Tar del Lazio che ha annullato il provvedimento con il quale il ministero del Lavoro aveva bocciato una modifica del regolamento, proposta dall’Epap, che prevedeva di destinare una parte dei rendimenti finanziari dell’ente alla rivalutazione dei montanti.

Per i nuovi amministratori della cassa, una tra le più giovani in Italia, l’obiettivo più importante resta infatti il miglioramento dell’adeguatezza delle pensioni degli iscritti data la riduzione del il tasso di rivalutazione dei montanti individuali legato al Pil.

Nel bilancio di previsione è stato assunto come obiettivo per il 2016 un rendimento netto pari all’1,68%, ritenuto “coerente” con l’attuale portafoglio degli investimenti dell’ente e tale da consentire di far fronte alle previste rivalutazioni dei montanti contributivi dello 0,184% e del fondo pensione del 2,5%.

Nella determinazione dell’obiettivo di rendimento il Cda ha valutato “un possibile aumento del rendimento finanziario da utilizzare per il consolidamento del patrimonio dell’ente, accantonando a riserva l’1,3% del patrimonio investito”.

Al 31 dicembre 2014, gli iscritti attivi erano 18767, i pensionati 1774. Nel corso del 2014, a fronte di 51.979.460,00 milioni di euro di contributi in entrata, l’Epap ha erogato prestazioni previdenziali e assistenziali per 7.044.669 milioni di euro, di cui 4.539.042 milioni di euro per pensioni. L’esercizio si è chiuso con un avanzo positivo di 16.855.981 milioni di euro mentre il patrimonio netto ha superato i 65 milioni di euro.