Ue: l’Italia deve recepire le norme sulla tutela dei depositi

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Con un “parere motivato”, la Commissione chiede di applicare integralmente la direttiva sui sistemi di garanzia a protezione dei correntisti. Il termine era fissato entro il 3 luglio scorso

La Commissione europea richiama l’Italia sulle norme a tutela dei depositi bancari. Con un “parere motivato”, rivolto al nostro e ad altri nove paesi, l’Ue ricorda che è scaduto lo scorso 3 luglio il termine entro il quale gli stati membri avrebbero dovuto recepire la direttiva sui sistemi di garanzia dei depositi.

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La direttiva, spiega la Commissione, “migliora la protezione dei depositi. I depositanti beneficeranno di rimborsi più rapidi e di una rete di sicurezza più solida, poiché la maggiore uniformità dei requisiti di finanziamento farà sì che i sistemi di garanzia dei depositi siano prefinanziati e in grado di adempiere in modo più efficiente ai loro obblighi nei confronti dei depositanti”.

Il recepimento della direttiva, aggiunge, la nota “è una condizione preliminare per il futuro uso del sistema europeo di assicurazione dei depositi proposto dalla Commissione. Questo futuro sistema garantirebbe una copertura assicurativa più solida e più uniforme per i titolari di depositi all’interno dell’Unione bancaria, affinché possano fidarsi allo stesso modo della loro banca a prescindere dalla sua ubicazione”.

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Se gli stati membri ritardatari (oltre all’Italia si tratta di Belgio, Cipro, Estonia, Grecia, Lussemburgo, Polonia, Romania, Slovenia e Svezia) non si conformeranno alla direttiva entro due mesi, la Commissione potrà decidere di deferirli alla Corte di giustizia dell’Ue.

A partire dal 2009, agli stati dell’Unione è stato chiesto di modificare la copertura assicurata dai rispettivi sistemi di garanzia dei depositi, portandola a un livello uniforme di 100 mila euro per depositante e per banca entro la fine del 2010. Questa normativa è già stata adottata da tutti, ma dall’estate del 2014 è richiesta una protezione rafforzata a favore dei depositanti, con un’accelerazione dei rimborsi. La direttiva impone inoltre di prefinanziare i sistemi di garanzia dei depositi per garantire che siano in grado di adempiere ai loro obblighi nei confronti dei depositanti.

La notizia del parere motivato arriva in un momento di tensione tra Italia e Ue sui temi bancari, dopo che Bankitalia ha attribuito all’Ue la responsabilità di aver bloccato un piano che, nell’ambito del salvataggio di quattro istituti (Carife, CariChieti, Banca Etruria e Banca Marche), avrebbe evitato le perdite ai risparmiatori. Responsabilità respinta dalla Commissione, secondo la quale le modalità del salvataggio sono state decise dall’Italia.