Usa: bene industria e occupazione

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Nel terzo trimestre +2,2% per la produttività del settore non agricolo. A fine novembre +217 mila occupati, oltre le attese degli analisti. Un “via libera” all’aumento dei tassi

Dopo un alternarsi di risultati incoraggianti e deludenti, i dati del terzo trimestre di quest’anno relativi all’andamento dell’industria, appena resi noti, mostrano un settore in crescita, anche se non proprio a livelli top. E anche i risultati del consueto sondaggio sull’occupazione, curato da Adp e che anticipa la statistica governativa in calendario per venerdì 4 dicembre, rivelano un andamento del mercato del lavoro migliore delle previsioni degli esperti.

Queste importanti statistiche positive sembrano confermare tra gli investitori la convinzione che la Fed possa aumentare davvero i tassi di interesse nella riunione in programma entro Natale.

Sul versante dell’industria, la produttività del settore non agricolo americano tra luglio e settembre scorsi è stata rivista al rialzo a +2,2% rispetto al +1,6% della stima preliminare, risultando in linea con quanto stimato dal mercato. Nel 2° trimestre 2015 si era registrato un aumento del 3,3%.

Per quanto riguarda il lavoro, secondo il report mensile curato da Automated Data Processing (Adp), gli occupati nel settore non agricolo sono cresciuti a fine novembre di 217 mila unità contro le +196 mila registrate in ottobre.
Le attese del mercato erano per un aumento di 190 mila unità.

Gli incrementi di occupati più rilevanti sono stati segnalati nel settore dei servizi (+204 mila), dei trasporti (+30 mila unità), in quello finanziario (+9 mila unità) e in quello dei professionisti (+59 mila unità).
Nel settore produttivo sono stati aggiunti 13 mila posti, nell’edilizia 16 mila, nel settore manifatturiero 6 mila posti di lavoro.
A livello dimensionale, le Pmi hanno contribuito con +81 mila occupati, le imprese di medie dimensioni con +62 posti, mentre l’industria di grandi dimensioni ha aggiunto 74 mila posti.