Nel 2015 volano le pensioni anticipate

di Walter Quattrocchi -

Secondo i dati dell’Inps sono aumentate del 74% rispetto all’anno precedente. È un effetto della riforma Fornero, che aveva costretto molti a rinviare l’uscita dal lavoro

Nel 2015 si è verificato un boom delle pensioni anticipate, passate dalle 85.207 del 2014 alle 148.540 dello scorso anno (più 74%). A rivelarlo è il monitoraggio dei flussi di pensionamento dell’Inps aggiornato al 2 gennaio 2016.

Nel complesso i nuovi trattamenti pensionistici erogati nel 2015 sono stati 523.536, a fronte di un incremento complessivo dei pensionamenti del 9,3%.

La corsa alla pensione anticipata si spiega con il fatto che molti lavoratori, a causa della stretta sulle anzianità contenuta nella legge Fornero, avevano dovuto rinviare il ritiro dal lavoro. Con la riforma del 2011 occorreva infatti un’anzianità contributiva di 42 anni e sei mesi per gli uomini e di 41 anni e sei mesi per le donne (da quest’anno i requisiti sono aumentati di quattro mesi per l’adeguamento all’aspettativa di vita).

Tra i lavoratori dipendenti le pensioni anticipate sono cresciute del 105% tra gli uomini e del 38% tra le donne. Percentuali simili si riscontrano nelle gestioni dei commercianti e degli artigiani.

La relazione dell’Inps certifica inoltre un notevole incremento dei trattamenti di anzianità legati alla scelta dell’opzione donna, che consente di accedere alla pensione a 57/58 anni e tre mesi di età e con 35 anni di contributi, con una rendita calcolata interamente con il metodo contributivo.

Nel 2015 sono invece in calo le pensioni di vecchiaia, diminuite del 3,1 % rispetto al 2014 (da 154 mila a 149 mila), come anche quelle di invalidità (da 51 mila a 43 mila) e quelle per i superstiti (da 189 mila a 183 mila).

In aumento gli importi degli assegni, con una media di 1.003 euro, dagli 839 euro del 2014.

L’importo delle pensioni anticipate è pari in media a 1.880 euro (tre volte quelle di vecchiaia), a fronte dei 628 euro medi delle pensioni di vecchiaia, i 779 euro delle pensioni di invalidità e i 650 euro di quelle liquidate ai superstiti.

I parasubordinati scontano invece i trattamenti pensionistici calcolati con il metodo contributivo: nel loro caso l’importo medio si ferma infatti a 161 euro.