Economia, rallenta l’Eurozona

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L’indice Pmi Markit della regione è sceso in febbraio a 52,7 punti, dai 53,6 di gennaio. In calo anche gli indicatori di Germania e Francia

Cala in febbraio l’indice Pmi Markit dell’Eurozona. L’indice, che è calcolato dall’istituto di ricerche Markit interrogando i direttori degli acquisti (purchasing manager), è considerato un importante indicatore delle attese delle aziende sul prossimo futuro.

In Eurolandia la stima preliminare sul mese in corso segna, per l’indice del settore manifatturiero, un calo dai 52 punti di gennaio a 51. Il valore resta comunque, sia pure di poco, superiore a 50, che è la linea di demarcazione tra un’economia in ripresa e una in frenata. In flessione anche l’indice del settore dei servizi, sceso a 53 punti dai 53,6 di gennaio. L’indice Pmi Markit composito risulta così sceso a 52,7 punti dai 53,6 di gennaio, segnando il livello più basso dell’ultimo anno.

“È un dato ampiamente deludente, considerando l’ampio stimolo messo in campo nell’ultimo anno”, commenta Chris Williamson, capo economista di Markit. “Le forze deflazionistiche si stanno intensificando. La Bce dovrà fare molto di più e prima possibile. Potrebbe sorprendere molti in termini di aggressività”.

Le indicazioni di Markit confermano inoltre il rallentamento della principale economia di Eurolandia: l’indice Pmi Markit della Germania segna un brusco calo per il settore manifatturiero, passato dai 52,3 punti di gennaio a 50,2. La componente relativa ai servizi, è salita leggermente, a 55,1 da 55 di gennaio. L’indice composito è calato da 54,5 a 53,8. Si tratta del secondo calo consecutivo dell’indice complessivo e del dato più basso da luglio.

In calo l’indice Pmi compoisto anche in Francia: è passato dai 50,2 punti di gennaio a 49,8, scendendo dunque sotto la soglia di 50. Andamento analogo per l’indice dei servizi, passato da 50,3 a 49,8, mentre il manifatturiero ha evidenziato una crescita modesta, a 50,3 punti dai 50 di gennaio.

Tra le grandi economie, si segnala infine un brusco rallentamento in febbraio per il manifatturiero in Giappone. La lettura preliminare dell’indice Pmi elaborato da Markit/Nikkei segna un calo a 50,2 punti dai 52,3 punti di gennaio.