Enav si avvicina alla Borsa

di redazione -

La società che gestisce il traffico aereo ha presentato la richiesta di ammissione. Sul mercato andrà il 49% delle azioni, mentre la maggioranza resterà al Tesoro

Entra nel vivo il processo che porterà Enav, la società che gestisce il traffico aereo in Italia, al listino di piazza Affari. La società ha annunciato di aver presentato la formale richiesta del giudizio di ammissibilità in Borsa, e di aver depositato in Consob il documento di registrazione per l’approvazione.

Il progetto prevede una Ipo (offerta d’acquisto pubblica) del 49% del capitale sociale: il Tesoro, attualmente azionista unico, ha deciso di mantenere la maggioranza del 51% della società. Un modello analogo a quello adottato alla fine dell’anno scorso per Poste Italiane, ma in quel caso l’azionista pubblico si è tenuto una fetta maggiore (circa il 65%) del capitale

L’offerta sarà rivolta al pubblico, compresi gli investitori privati, oltre che agli investitori istituzionali.

Enav gestisce 43 torri di controllo, suddivisi in quattro centri di controllo di area (Roma, Milano, Padova e Brindisi), per uno spazio aereo di competenza di 750 mila chilometri quadrati. Ha oltre 4 mila dipendenti e nel 2015 sono stati controllati oltre 1,8 milioni di voli.

Nel 2015 la società ha conseguito ricavi pari a 849,6 milioni di euro, con un aumento dell’1,7% rispetto all’anno precedente. L’ebitda (margine operativo lordo) è stato pari a 243 milioni (più 8,6% rispetto al 2014) mentre l’utile netto è risultato di 66,1 milioni, in crescita del 65,2%.