Eurozona, ancora in calo la produzione industriale

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In marzo, secondo i dati Eurostat, è diminuita dello 0,8% rispetto a febbraio. Variazione positiva (più 0,2%) su base annuale

Nel marzo 2016 la produzione industriale nell’Eurozona è diminuita dello 0,8% rispetto allo stesso mese del 2015. Nell’intera Unione europea (28 paesi) il calo è stato dello 0,5%. Lo comunica Eurostat, l’ufficio statistico europeo, che ricorda come, a febbraio, l’industria abbia registrato un calo dell’1,2% nell’area euro e dell’1% nell’Ue.

Rispetto al mese precedente si registra tuttavia un aumento dello 0,2% nell’Eurozona e dello 0,3% nell’Ue.

Nell’area euro, il calo rispetto a febbraio, precisa Eurostat, è dovuto in particolare al settore dei beni di consumo non durevoli, la cui produzione è calata dell’1,9%, dei beni capitali (meno 1,1%), dei beni intermedi (meno 0,8%) e dei beni di consumo durevoli (meno 0,4%). In aumento invece il dato relativo alla produzione di energia, salita del 2%.

Anche nell’Ue il a calare sono soprattutto la produzione di beni di consumo non durevoli (meno 1,4%), dei beni intermedi e dei beni capitali (entrambi meno 0,7%) e dei beni di consumo durevoli (meno 0,5%); la produzione di energia è aumentata del 2%.

A livello di paesi, i cali più consistenti, sempre su base mensile, si sono avuti in Irlanda (meno 11,2%), Lituania (meno 3,5%) ed Estonia (meno 3,3%). Segno più invece in Croazia (più 5%), Lettonia (più 4,3%), Repubblica Ceca (più 1,4%) e Spagna (più 1,3%). In Italia il dato è invariato.

Per quanto riguarda la variazione annuale, l’aumento dello 0,2% nell’Eurozona è da attribuire in particolare ai settori dei beni capitali (più 1,6%) e dei beni intermedi e durevoli (entrambi più 1,1%), mentre la produzione di energia è calata dello 0,7% e quella dei beni di consumo non durevoli del 2,5%.

Nell’Europa a 28 stati le variazioni positive più marcate sono state, rispetto a un anno prima, nei settori dei beni capitali (più 1,8%), dei beni durevoli (più 1,4%) e dei beni intermedi (più 0,7%). La produzione di energia è diminuita dello 0,4% e quella di beni di consumo non durevoli del 2,5%.

Tra i singoli paesi la crescita annua maggiore della produzione industriale si è registrata in Croazia (più 6,9%), Svezia (più 4,9%) e Slovenia (più 4,4%). I cali maggiori sono stati in Irlanda (meno 10%), Malta (meno 5,4%), Estonia (meno 4,8%) e Grecia (meno 4,1%). In Italia l’aumento è stato dello 0,5%.