Meno prestiti a famiglie e imprese

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Lo mostrano i dati Abi di aprile, insieme a una risalita delle sofferenze nette delle banche: a marzo hanno riguadagnato quota 83,6 miliardi dopo il calo di febbraio

La consueta fotografia mensile dell’Abi sulla situazione dei prestiti a famiglie e imprese e su quella delle sofferenze bancarie rivela una lieve flessione per i primi e una risalita delle seconde.

Gli impieghi delle banche italiane a famiglie e aziende hanno infatti registrato una variazione su base annua di -0,3%.
Il dato complessivo dei prestiti, che include l’intero settore privato e la pubblica amministrazione, risulta invece in lieve aumento assoluto sul mese e in crescita dello 0,4% su base annua.

Sul versante dei mutui, Abi segnala anche che a marzo 2016, “l’ammontare complessivo dei mutui in essere delle famiglie ha registrato un variazione positiva di +1,1% nei confronti di fine marzo 2015”, confermando la ripresa del mercato dei mutui.
A nuovi minimi i tassi di aprile sui nuovi prestiti praticati a famiglie e imprese. “Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è attestato al 2,30% toccando il nuovo minimo storico (2,33% il mese precedente; 5,72% a fine 2007)”, con circa due terzi a tasso fisso.
Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è collocato all’1,85% (minimo storico).

Per quanto riguarda le sofferenze delle banche, quelle nette a fine marzo sono risalite a 83,6 miliardi dopo il calo registrato a febbraio, quando erano state pari a 83,1 miliardi. In rapporto agli impieghi, le sofferenze nette sono al 4,60% invariate su febbraio.
“Questo dato non beneficia di operazioni straordinarie come le cessioni che c’erano lo scorso febbraio. Ciò che di positivo rileviamo è che rallenta il flusso di deteriorati diversi dalle sofferenze”, ha commentato l’associazione bancaria.
“Comunque ci aspettiamo che l’andamento delle sofferenze prosegua, anche se a ritmi più contenuti, fino a quando non ci sarà una forte inversione ciclica”, ha aggiunto.

Infine, la statistica dell’Abi sui depositi: ad aprile sono aumentati, accelerando la crescita annua al 4,7% dal 3,5% del mese precedente. Continua a calare, però, la provvista da obbligazioni, in riduzione annua del 15,9%. Il saldo complessivo porta a una diminuzione di raccolta a fine aprile dello 0,5% su base annua.