Polizze rivalutabili: le big sotto esame

di David Canaletto -

Nel 2015 le dieci gestioni separate più grandi hanno visto crescere le attività investite del 20%. E hanno reso, in media, il 3,60% lordo

 È di circa 387 miliardi di euro il patrimonio delle attività investite dai risparmiatori nelle gestioni separate assicurative. È quanto risulta dall’analisi effettuata da Lamiaprevidenza.it su un panel di circa 160 fondi assicurativi amministrati da circa 50 compagnie specializzate nel ramo vita. Le prime dieci, in termini di volumi, amministrano il 56% di tale patrimonio: in media, circa 21,5 miliardi di euro per ciascuna gestione a fronte di circa 2,4 miliardi di euro di giacenza media per ciascuna delle 160 gestioni del nostro panel.

Rendimenti e attività delle dieci maggiori gestioni separateRendimenti e attività delle dieci maggiori gestioni separate
(1) Giacenza media attività investite
Fonte: elaborazione Lamiaprevidenza su dati delle compagnie – 160 gestioni separate con giacenza media superiore a 100 milioni

Posta Valore Più si conferma, come lo scorso anno, la gestione separata con la maggiore giacenza media delle attività investite dai propri clienti: circa 71 miliardi, quasi il doppio del patrimonio di Gesav, la storica gestione di Assicurazioni Generali che, sempre in termini di masse gestite, con i suoi 36 miliardi è seconda in classifica con una crescita annua del 45%.

Intesa Sanpaolo Vita piazza nella top ten ben tre gestioni separate che, nel complesso, hanno un patrimonio di oltre 47 miliardi. Quinto posto per Capitalvita della compagnia Bnp Paribas Cardif, con circa 15 miliardi di euro di patrimonio. Il gruppo Generali, avvalendosi anche delle due gestioni San Giorgio e Euro San Giorgio entrambe amministrate da Alleanza Assicurazioni, e della Ri.Alto di Genertel Life, amministra un patrimonio di circa 80,5 milioni.

Le prime dieci gestioni separate del panel in un anno hanno accresciuto il loro patrimonio in media del 20%. Gesav di Generali è cresciuta del 45%, Vivapiù di Intesa Sanpaolo Vita del 39% mentre Ri. Alto ha perso terreno riducendo il suo patrimonio dell’8%.

Ai grandi patrimoni delle gestioni separate non corrispondono rendimenti annuali più generosi: le dieci gestioni top hanno distribuito ai loro clienti un utile medio del 3,60% in leggero calo rispetto al rendimento medio conseguito nel 2014, pari al 3,69%. Questo risultato è molto prossimo al 3,72% che è la media 2015 delle 160 gestioni del panel Lamiaprevidenza, da cui risulta che ben 89 gestioni hanno ottenuto risultati migliori.

AlleCapital di Alleanza Assicurazioni e Reale di Reale Mutua hanno ottenuto il rendimento annuo più brillante del panel, entrambe con il 6,07%.

Tra le dieci al top San Giorgio di Alleanza Assicurazioni nel 2015 ha conseguito il miglior rendimento, pari al 4,01% ma, nella classifica generale si piazza solo al 50° posto, mentre Posta valore di Poste vita riduce il brillante risultato dell’anno precedente del 13% ottenendo il 3,61%.

Grazie agli ottimi rendimenti del 2015, in termini di fatturato, anche il 2016 sembra un anno d’oro per le polizze rivalutabili collegate alle gestioni separate. Nei primi due mesi dell’anno sono stati già raccolti circa 14,5 miliardi di premi di nuova produzione con una crescita verso il 2014 dell’11,3%.

Se questo è il trend, non tutto è oro quel che luccica; è bene tener conto che una parte del rendimento annuo delle gestioni separate non viene riconosciuto agli assicurati ma viene incamerato dalle compagnie e, su ciascun premio versato, gravano dei costi che potrebbero ridurre o neutralizzare gli effetti dei rendimenti conseguiti. Quindi: occhio al Cpma (costo percentuale medio annuo): ogni compagnia è obbligata a dichiararlo per ciascuna polizza.

Si potrà così conoscere quanto costa annualmente il prodotto che si sta per scegliere in modo da confrontarlo con quelli analoghi in modo da scegliere la polizza più conveniente.