Brexit, tremano i fondi immobiliari

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Dopo Standard Life anche Aviva Investments ha annunciato la sospensione dei rimborsi di quote. Preoccupa il deprezzamento del settore “casa”

Nell’ambito del rivolgimento causato dal Brexit, è sul settore immobiliare – secondo molti esperti – che la Gran Bretagna rischia di subire le conseguenze più pesanti.
Dopo che nei giorni scorsi il fondo immobiliare Standard Life ha annunciato la sospensione dei rimborsi di quote, anche un secondo fondo, Aviva Investments, ha comunicato la stessa decisione.
I provvedimenti alimentano i timori che le istituzioni del settore non dispongano delle liquidità necessarie a fronteggiare la situazione e, secondo il Financial Times, rischiano di alimentare una spirale perversa di corse al ritiro di quote.

Dunque, sul settore immobiliare britannico si stanno addensando delle nuvole nere. Le ricadute del Brexit sul comparto rischiano di risultare pesanti, tanto che la stessa Bank of England ha menzionato il settore come uno dei fattori di rischio nel suo rapporto sulla stabilità finanziaria.
Non solo perché la caduta dei prezzi degli edifici potrebbe allontanare gli investitori esteri, ma anche per via del già alto indebitamento delle famiglie britanniche che, ha rilevato la BoE, difficilmente potranno ora continuare a acquistare case come prima.

A far crescere l’allarme, del resto, è proprio l’andamento in Borsa dei fondi immobiliari.
In una seduta sostanzialmente calma sul listino di Londra, tutti subiscono ribassi tra 4 e 6 punti percentuali. Aberdeen Asset Management registra -6,40 per cento, Land Securities -3,83 per cento, Legal and General -5,45 per cento.

Il Financial Times, infine, collega il nuovo minimo da 31 anni registrato oggi della sterlina sul dollaro proprio all’alta tensione sui fondi immobiliari britannici.