Milano peggiora con le banche. Sospensioni per Mps, Unicredit e Bper

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Milano perde l’1,2%. Montepaschi crolla dell’8%. In verde Saipem

Dopo un avvio in lieve rialzo, in linea con le altre borse europee, piazza Affari ha preso la via del ribasso, con l’indice Ftse Mib in calo di oltre un punto percentuale. Il copione è lo stesso delle ultime sedute: ai rialzi di alcune blue chip (oggi Saipem, Yoox, Leonardo Finmeccanica e Tenaris) fa riscontro un settore bancario colpito pesantemente dalle vendite.

Che oggi si accaniscono in particolare su Banca Mps che, come ha rivelato il quotidiano la Repubblica, ha ricevuto dalla Banca centrale europea una lettera -ultimatum con la richiesta di liberarsi, entro tre anni, di 10 miliardi di sofferenze lorde (su un totale di 27 miliardi).

Mps perde oltre l’8% ed è passata, come Unicredit e Popolare Emilia Romagna, per una sospensione per eccesso di volatilità. La questione dei “non performing loans”, dei crediti incagliati, resta sul tavolo anche per le altre banche italiane, in attesa di vedere all’opera Atlante, finora attivo con gli aumenti di capitale di Popolare Vicenza e Veneto Banca, ma ancora non entrato in azione sulle sofferenze che gravano sui bilanci degli istituti. Tra le ipotesi ci sono un rifinanziamento del fondo, o la creazione di un nuovo fondo, un Atlante bis.

Incerti gli altri listini europei, con Londra in lieve rialzo e Francoforte e Parigi poco sotto la parità. E mentre Tokyo ha iniziato la settimana con un progresso dello 0,6%, oggi New York resta chiusa per l’Independence day. Venerdì la borsa Usa ha chiuso in rialzo, totalizzando, nella settimana, un rialzo di oltre il 3%, che le ha consentito di recuperare quasi interamente le perdite del post-Brexit.

Sul mercato obbligazionario, stabile a 135 punti base lo spread tra Btp e Bund; il decennale italiano rende l’1,22%.

Poco mosso l’euro, scambiato a 1,1133 dollari.