Derivati Morgan Stanley: la Corte chiede i danni

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Richiesta di risarcimento per 2,9 miliardi avanzata dalla Corte dei Conti alla banca americana per un’operazione con la Repubblica italiana chiusa a inizio 2012

La Corte dei Conti ha presentato una richiesta di danni per 2,9 miliardi alla banca d’affari americana Morgan Stanley come risarcimento per un’operazione in derivati con la Repubblica Italiana chiusa tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012.

La notizia, riferita dalla Reuters, è riportata nella relazione trimestrale della banca americana, dove si legge che la quantificazione del danno erariale è stata ricevuta l’11 luglio scorso.
L’indagine, che è stata condotta dalla procura regionale per il Lazio, riguarda i 3,1 miliardi versati dal ministero dell’Economia (Mef) a Morgan Stanley per l’estinzione anticipata di alcuni contratti, durante il periodo più acuto della crisi finanziaria.

“Riteniamo che la richiesta sia priva di basi e ci difenderemo con vigore”, ha commentato un portavoce di Morgan Stanley. Ma i magistrati contabili sono dell’avviso che almeno alcune delle operazioni in derivati fossero “improprie”, così come la loro chiusura.

Secondo il Tesoro, la posizione con Morgan Stanley era unica e non esistono altri accordi che contemplino simili clausole di estinzione complessiva.
Tra 2012 e 2015 i derivati hanno avuto un impatto negativo sul bilancio pubblico di 21 miliardi, in base a dati di Eurostat.