Esodati, ottava salvaguardia all’esame del Parlamento

di Walter Quattrocchi -

La nuova misura dovrebbe riguardare circa 35 mila lavoratori, tra cui macchinisti delle ferrovie, colf, agricoli

Mentre il Governo discute con le parti sociali le misure sulla flessibilità in uscita per la pensione da inserire nella prossima legge di Stabilità, in commissione Lavoro alla Camera va avanti la proposta di legge sull’ottava salvaguardia per gli esodati.

I destinatari del nuovo provvedimento si stima possano essere 30-35 mila lavoratori penalizzati dalla riforma Fornero.

A riferire sull’iter legislativo del provvedimento di salvaguardia è il presidente della commissione Lavoro, Cesare Damiano, che ha messo in programma già in questa settimana le prime votazioni sul testo, avendo esaurito la fase della presentazione degli emendamenti.

Con la nuova salvaguardia si punta a dare un paracadute a figure come quelle dei macchinisti delle ferrovie, delle colf, dei lavoratori agricoli, delle persone collocate in mobilità a 36 mesi, oltre quelle già previste nella settima salvaguardia.

Le risorse finanziarie per il nuovo provvedimento dovranno essere trovate tra quegli 11,6 miliardi di euro che sono stati stanziati per le precedenti misure a favore degli esodati, ma che non sono stati utilizzati.

Damiano ricorda che fino a oggi, con i sette provvedimenti di salvaguardia, sono state offerte tutele a 172 mila lavoratori, che possono andare in pensione con le regole ante-Fornero, sempre con riferimento a situazioni per cui i requisiti siano stati maturati, o gli accordi conclusi, entro il 31 dicembre 2011.

I numeri dell’Inps parlano in realtà di poco meno 100 mila pensioni liquidate in regime di salvaguardia e di altre 20 mila domande accolte, ma che perfezioneranno il diritto nei prossimi anni.

Di tutto questo si occuperà una conferenza dei servizi tra i ministeri del Lavoro, dell’Economia e l’Inps che definirà numeri e risorse risparmiate.