Germania, tasso negativo sui depositi

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Una piccola banca bavarese, Raiffesen, da settembre farà pagare lo 0,40% sulle somme eccedenti i 100 mila euro

L’hanno chiamata “somma di mantenimento”: in pratica è una commissione da pagare alla banca nel caso in cui la somma depositata sul conto corrente superi una certa soglia.

A introdurla per prima è una piccola banca cooperativa tedesca, la Raiffeisen di Gmund, in Baviera che ha comunicato ai suoi clienti che, a partire da settembre, sul denaro lasciato sul conto corrente eccedente i 100mila euro, si dovrà pagare un tasso negativo dello 0,40% annuo.

Si tratta della stessa aliquota che la Bce applica sui depositi delle banche dell’eurozona, sulla liquidità eccedente a vista. Lo scopo della Banca centrale europea era di spingere gli istituti a ridurre la liquidità, impiegandola nelle attività di credito a famiglie e imprese.

La tedesca Raiffesen ha deciso di scaricare il tasso negativo sui clienti più danarosi, suggerendo investimenti alternativi. Secondo uno degli amministratori della banca, interpellato dalla stampa tedesca, alcuni dei clienti hanno seguito i consigli, ma molti hanno deciso di cambiare banca.

Anche per questo non è affatto probabile che l’esempio della piccola banca bavarese abbia molti imitatori. Secondo l’associazione delle banche cooperative bavarese (Gvb), a cui fanno capo 269 istituti di credito, non sono in vista altre iniziative del genere. Che tuttavia hanno un precedente, con la Skatbank, un’altta banca cooperativa che già due anni fa ha introdotto un tasso negativo, ma solo su depositi superiori ai 500 mila euro.

Peraltro, anche senza che vi sia esplicitamente un tasso negativo sui depositi, è esperienza comune che il denaro lasciato in banca, invece di rendere, abbia un costo, grazie semplicemente a spese di gestione e tasse.

Ma il tasso negativo della Raiffesen segna, pur nel suo piccolo, una svolta.