La Corte dei Conti promuove Enpapi e Cipag

di Walter Quattrocchi -

Bilanci 2015 ok per le casse di previdenza di infermieri e geologi

La Corte dei Conti promuove i bilanci del 2015 delle casse di previdenza dei geometri (Cipag) e degli infermieri (Enpapi).

Vediamo nello specifico le evidenze tratte dalle relazioni dei giudici contabili.

Geometri
La cassa dei geometri realizza nel 2015 un raddoppio della gestione previdenziale con un saldo di 11,633 milioni di euro (a fronte dei 5,683 milioni di euro del 2014), grazie a misure introdotte nel 2015 come l’innalzamento del costo dei contributi, l’allargamento dei soggetti tenuti al versamento dell’intero contributo soggettivo minimo e il progressivo innalzamento dell’età pensionabile sino a 60 anni nel 2020, con 40 anni di effettiva iscrizione e contribuzione.

Così il saldo tra entrate contributive e pagamento delle pensioni, che nel 2014 era negativo per 17,1 milioni di euro, torna ad essere positivo per 8,6 milioni di euro.

In flessione rispetto al 2014 la gestione patrimoniale dell’ente, che si attesta a fine 2015 su un importo di 32,533 milioni di euro (era di 36,285 milioni di euro nell’esercizio precedente).

Sulla sostenibilità della gestione la Corte ha rilevato come il bilancio attuariale della cassa dei geometri sia stabile nel medio periodo.

Infermieri
La cassa di previdenza degli infermieri chiude il bilancio del 2015 con un patrimonio netto pari a 47.996 milioni di euro, in aumento del 10,8% rispetto al 2014.

Le entrate contributive dell’ente sono in crescita, dai 89,1 milioni di euro del 2014 si passa ai 91,5 milioni di euro del 2015 (più 2,7%).

L’incremento delle entrate contributive è da attribuire all’aumento del numero degli iscritti all’ente, frutto di un’azione di recupero delle iscrizioni obbligatorie, ma soprattutto degli effetti delle riforme che hanno rimodulato tutte le tipologie di contributi.

I rendimenti degli investimenti operati dalla cassa degli infermieri in attività finanziarie hanno subìto una contrazione rispetto al 2014, attestandosi al 3,11% (3,39% l’anno precedente).

Le proiezioni del bilancio tecnico 2015-2064 fanno emergere una sostanziale sostenibilità finanziaria dell’ente (gestione principale e gestione separata), nonostante una flessione dall’anno 2036.