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Trend trimestrali degli Etf smart beta del mercato europeo

A cura di Marlène Hassine, Head of ETF Research

Il mercato europeo degli ETF Smart Beta ha continuato a registrare forti afflussi nel 3° trimestre 2016. La raccolta netta di nuovi capitali (NNA) da inizio anno ammonta a EUR 6,5 mld. Le masse in gestione totali, in aumento del 39% rispetto alla fine del 2015, hanno raggiunto EUR 25,3 miliardi, compreso il notevole contributo della performance di mercato (+9,1%*). I nuovi capitali confluiti negli ETF Smart Beta sono già pari a una volta e mezzo il livello dell’intero 2015. Da inizio anno, i flussi verso gli ETF hanno avuto un andamento sostenuto, soprattutto nelle categorie minimum volatility, dividend e multi-factor, su cui gli investitori hanno puntato rispettivamente a scopo di contenimento del rischio, di ricerca di rendimento e come fonti alternative di performance, in uno scenario altamente incerto e caratterizzato da bassi tassi d’interesse.

  Gli afflussi negli ETF risk based sono diminuiti a EUR 246 mln contro una media trimestrale da inizio anno di EUR 908 mln. Il calo ha interessato principalmente gli strumenti Min Vol/Min Var, con EUR 261 mln di raccolta nel periodo contro una media trimestrale da inizio anno di EUR 881 mln. Su questi ETF l’inversione dei flussi d’investimento è iniziata in agosto, con un’accelerazione dei deflussi in settembre a quota EUR 602 mln. Un aspetto interessante è che questi deflussi si sono concentrati soprattutto sui sottostanti USA, in un contesto sempre meno incerto per gli Stati Uniti dopo i commenti positivi della Fed sul vigore dell’economia e sull’intenzione di normalizzare i tassi entro fine anno.

  Gli afflussi negli ETF fundamental sono aumentati in misura significativa nel terzo trimestre, a EUR 1,1 mld contro una media trimestrale da inizio anno di EUR 651 mln. Afflussi consistenti, pari a EUR 1,2 mld, sono stati registrati anche per gli ETF dividend/income, in scia alla ricerca di rendimento da parte degli investitori in un contesto di tassi d’interesse bassi o azzerati. Gli investitori hanno acquistato prodotti sia statunitensi sia europei, rispettivamente per EUR 599 mln e EUR 365 mln. In queste due regioni, il contesto di tassi d’interesse bassi o pari a zero ha fatto scattare una caccia al rendimento. Tali ETF possono fungere da surrogati dei titoli obbligazionari, in virtù di rendimenti attraenti e di solidi profili di credito.

  Gli ETF di tipo factor allocation hanno registrato afflussi per tutto il 2016, anche se nel terzo trimestre questi ultimi hanno rallentato, attestandosi a EUR 329 mln, contro una media trimestrale da inizio anno di EUR 593 mln. I primi tre fattori richiesti sono stati Quality, Value e Momentum, che hanno rappresentato quasi tre quarti degli afflussi totali in questo segmento. La domanda si è concentrata principalmente sui titoli con sottostanti dei paesi sviluppati.

*+9,1% per il FTSE All World Min Var NTR in EUR tra il 31/12/15 e il 30/09/16


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