Milano chiude in rosso. Giù le banche, ma vola Fineco

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Calo dell’1,22% per l’indice Ftse Mib. Pesanti Banco Popolare, Bper e Popolare Milano

Chiusura negativa per Milano e le altre Borse europee: l’indice Ftse Mib lascia sul terreno oggi l’1,22%, un calo in linea con quelli di Francoforte e Parigi, mentre Londra cede lo 0,6%. Debole anche New York, dopo la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve: secondo la maggior parte degli analisti, il rialzo del costo del denaro da parte della banca centrale Usa arriverà con il meeting di dicembre

A Milano è, una volta di più, il settore bancario a dare il tono negativo alla seduta. Nel paniere principale i maggiori ribassi sono di Banco Popolare (meno 4,69%) e Popolare Milano (meno 4,61%), in attesa, sabato prossimo delle assemblee dei due istituti che voteranno sulla fusione. Pesanti anche Popolare Emilia Romagna, Banca Mediolanum, Ubi Banca. E cede il 3,64% Unicredit, che ha annunciato di aver ceduto a investitori istituzionali il 20% di FinecoBank, con un incasso complessivo di 552 milioni di euro. A Piazza Cordusio rimane il 35% di FinecoBank, che oggi ha segnato uno dei maggiori rialzi del listino, più 5,58%, in netto rialzo rispetto ai 4,55 euro incassati da Unicredit.

In netto calo anche Unipol (meno 4,12%) e UnipolSai (meno 4,41%).

Negativo il gruppo Fiat, con Fca a meno 3,45% e Cnh Industrial a meno 2,70%.

Poco mossa Mediaset (più 0,15%). Secondo Bloomberg, Vivendi intende presentare una nuova offerta per Premium, che prevede l’intervento della controllata Telecom Italia (oggi giù dello 0,93%), che con la sua rete banda larga potrebbe rafforzare la pay tv, per acquistarne in seguito una quota.

L’euro recupera leggermente a fine giornata contro il dollaro intorno a 1,10 dollari, dopo aver toccato il minimo da fine luglio a 1,0985.