Mutui: ancora in calo i tassi

-

Euribor e Irs sono ai minimi storici. E gli spread, secondo l’osservatorio Crif-MutuiSupermaket, sono scesi sotto l’1% sia nel fisso sia nel variabile

Un momento ideale per comprare casa o surrogare il proprio mutuo. I tassi di riferimento usati delle banche come base per i finanziamenti, Euribor (per il tasso variabile) e Irs (per il fisso) sono ai minimi storici. Gli spread, ovvero le maggiorazioni che le banche applicano ai tassi per calcolare il costo complessivo del finanziamento, sono anch’essi in forte calo, sotto l’1% sia per il fisso sia per il variabile. E i prezzi delle case non accennano a riprendersi.

I dati emergono dall’osservatorio realizzato da Crif e MutuiSupermarket.it. Che tuttavia segnala anche i rischi di una possibile inversione di tendenza nei prossimi mesi.

Per un mutuo di 120 euro, della durata 20 anni, per un immobile del valore di 220 mila euro, esemplifica l’osservatorio, i migliori spread si posizionano a ottobre 2016 attorno all’1% per i mutui a tasso variabile e attorno allo 0,9% per quelli a tasso fisso.

La media trimestrale dei migliori spread continua dunque a registrare una costante contrazione, scendendo per i tassi variabili dall’1,2% del secondo trimestre all’1,1% del terzo e, per i tassi fissi, dall’1,1% allo 0,9%.

Per quanto riguarda il canale online, aggiunge l’analisi, i mutui di surroga continuano a diminuire il loro peso sul totale delle erogazioni, passando dal 65% del terzo trimestre 2015 al 54% del terzo trimestre 2016.

Sulle domande di mutuo presentate agli istituti di credito anche attraverso i canali tradizionali, invece, l’incidenza delle surroghe, nel primo semestre del 2016, è intorno al 24%. Sono ormai numerose d’altra parte le famiglie che hanno “traslocato” il loro finanziamento verso una soluzione più conveniente.

Per quanto riguarda la tipologia di tasso, nel terzo trimestre 2016 il tasso fisso sul canale online rappresenta circa il 50% del totale delle richieste contro un 37% registrato nel terzo trimestre del 2015.

Nel frattempo continua il calo delle quotazioni delle case: nel terzo trimestre i prezzi al metro quadro degli immobili residenziali forniti in garanzia al mutuo sono diminuiti dell’1,9%, dopo il meno 2,4% registrato nell’intero 2015 rispetto al 2014. Il prezzo al metro quadro per gli immobili nuovi ha segnato però, per la prima volta dopo otto trimestri di contrazione, una crescita (più 0,5%), mentre il prezzo degli immobili usati si è ridotto del 4%.

“Non è detto che queste condizioni ottimali perdurino anche sui prossimi trimestri”, avverte però Stefano Rossini, amministratore e fondatore di MutuiSupermarket.it. “È infatti ragionevole aspettarsi una progressiva ripresa dei prezzi dell’immobiliare, specie alla luce del più 23% del numero di compravendite sul primo semestre 2016 e del primo aumento dei prezzi al metro quadro per immobili di nuova costruzione. Oltre a ciò, dopo tre anni di tagli continuativi, con l’arrivo dell’autunno alcuni istituti di credito hanno iniziato a rivedere leggermente al rialzo le proprie condizioni di offerta”.