Fiducia: sale per i consumatori ma non per le imprese

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Secondo gli indicatori dell’Istat relativi a dicembre, per i primi migliorano tutte le componenti, mentre per le aziende il clima è peggiorato

Un deciso incremento dell’indice di fiducia dei consumatori, salito a dicembre a 111,1 dai 108,1 punti di novembre, e tornato così ai livelli dello scorso luglio. E un calo dell’indicatore relativo alle imprese, sceso da 101,4 a 100,3 punti. L’Istat fotografa dunque una situazione diversificata nel nostro paese.

“Per quanto riguarda i consumatori”, sottolinea l’istituto di statistica, “il miglioramento è diffuso a tutte le componenti”: il clima economico, che misura le aspettative nei confronti della performance del Paese, passa da 127,6 a 133,8. Migliorano anche il clima personale e quello corrente passando, rispettivamente, da 101,3 a 102,7 e da 103,7 a 106,2. La componente futura torna ad aumentare nel mese di dicembre (da 113,8 a 116,2), raggiungendo il livello più elevato da giugno 2016.

“I giudizi dei consumatori riguardo la situazione economica del Paese migliorano decisamente (il saldo passa da -53 a -40) così come le aspettative, il cui saldo torna ad aumentare (da -20 a -16) dopo sette mesi consecutivi di diminuzione”, aggiunge l’Istat.

Per quanto riguarda le opinioni sull’andamento dei prezzi al consumo, prevalgono ancora le attese di una diminuzione dei prezzi: per i giudizi, il saldo passa da ?34 a -36 e per le aspettative da -28 a -34.

Sul fronte del lavoro, diminuiscono per il secondo mese consecutivo le aspettative sulla disoccupazione (da 28 a 20).

Tra le imprese l’andamento è diversificato nei vari settori. Peggiora la fiducia nei servizi (l’indice passa da 105,0 a 102,5) e nelle costruzioni (da 124,2 a 120,4), mentre nella manifattura e nel commercio al dettaglio l’indice sale, rispettivamente, da 102,2 a 103,5 e da 106,5 a 107,4.