Cresce il peso dei rischi ambientali
Secondo il Global Risks Report 2017 del World Economic Forum, sono aumentati sia le probabilità sia l’impatto degli eventi legati al cambiamento climatico
Eventi atmosferici estremi, disastri naturali, disastri ambientali causati dall’uomo: sono i tre maggiori rischi ambientali identificati dal Global Risk Report 2017, realizzato dal World Economic Forum e presentato in occasione del meeting di Davos in corso fino al 20 gennaio.
E secondo il report, negli ultimi 12 mesi sono aumentati sia le probabilità che si verifichino, sia l’eventuale impatto dei rischi ambientali.
Nella classifica dei dieci rischi più probabili, gli eventi climatici estremi sono al primo posto, davanti alle migrazioni involontarie di massa. Al terzo posto i disastri naturali, mentre quelli causati dall’uomo sono “soltanto” all’ottavo.
Quanto all’impatto, gli eventi climatici estremi sono secondi soltanto alle armi di distruzione di massa. Al terzo posto un rischio che il rapporto non considera tra quelli ambientali, ma sociale: le crisi legate all’acqua. Quarti, per importanza dell’eventuale impatto, i disastri naturali, mentre in quinta posizione si trova un evento che non è giudicato tra i più probabili, ma solo tra i più gravidi di conseguenze: il fallimento delle politiche volte ad attenuare e ad adattarsi ai cambiamenti climatici.
Il rapporto, giunto alla 12a edizione, è stato elaborato dalla National University di Singapore, dalla Oxford Martin School dell’Università di Oxford e dal Wharton Risk Management and Decision Processes Center dell’Università di Pennsylvania, con la partnership di Marsh & McLennan Companies e di Zurich Insurance Group.
750 esperti provenienti dal mondo accademico e finanziario hanno valutato 30 differenti rischi globali suddivisi in cinque macro categorie (rischio economico, ambientale, geopolitico, sociale e tecnologico) e 13 tendenze che potrebbero contenerli o amplificarli.