Cresce il potere d’acquisto delle famiglie

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Secondo l’Istat nel terzo trimestre del 2016 è aumentato dell’1,8%. In calo la pressione fiscale. Deficit/Pil al 2,1%

Il potere d’acquisto delle famiglie, ovvero il reddito reale, è cresciuto nel terzo trimestre 2016 dell’1,8% rispetto a un anno prima e dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Lo ha calcolato l’Istat, che ha pubblicato oggi i dati su Conto trimestrale delle Amministrazioni pubbliche, reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società.

L’istituto di statistica ha registrato inoltre un aumento dell’1,9%, su base annua del reddito disponibile delle famiglie. Rispetto al trimestre precedente, il reddito disponibile è aumentato dello 0,2% mentre i consumi sono cresciuti dello 0,3%.

La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici leggermente calata, al 9,3% (meno 0,1% rispetto al periodo precedente). Considerando un incremento congiunturale dello 0,2% del deflatore implicito dei consumi delle famiglie, aggiunge l’Istat, il potere d’acquisto delle famiglie è, come detto, aumentato dello 0,1%.

Gli statistici rilevano inoltre un calo della pressione fiscale, che nel terzo trimestre del 2016 è stata pari al 40,8%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Peggiora intanto, leggermente, il rapporto deficit/Pil, che nel terzo trimestre è stato pari al 2,1% (+0,1% rispetto allo stesso periodo del 2015). Considerando il dato cumulato dei primi tre trimestri, l’indebitamento netto si è attestato al 2,3% del Pil, in calo a confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente (era al 2,6%).