Milano debole, in calo i bancari

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Subito annullato il guadagno dell’avvio: il Ftse Mib viaggia in ribasso. Giù Banco Bpm, Unicredit e Ubi

Dopo un avvio in moderato ribasso, piazza Affari e le borse europee annullano subito i guadagni, allineandosi all’andamento debole registrato ieri da Wall street e stamattina da Tokyo. A Milano, a meno di un’ora dall’inizio degli scambi l’indice Ftse Mib cede lo 0,43%.

Il dollaro flette ancora dai recneti massimi, con l’euro che si avvicina a quota 1,06. Stabile il petrolio, con il Brent a 55 dollari al barile e il Wti e 52 dollari. In rialzo sul mercato obbligazionario il rendimento del Btp decennale, arrivato a quota 1,92%. In recupero, di conseguenza, lo spread con i Btp tedeschi, che segna 163 punti base.

Nel paniere principale di Borsa italiana sono in calo i bancari, e in particolare Banco Bpm, Unicredit (che dà avvio oggi al negoziato con i sindacati sui 3.900 esuberi previsti dal piano industriale) e Inesa Sanapaolo. Oggi il Senato avvia l’esame del decreto sulle banche in difficoltà, a cominciare da Mps che è sempre sospesa in Borsa. Nei prossimi giorni sono in progamma le audizioni del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, dell’Abi, di Bankitalia e della Consob. 

In rosso anche Ubi, che dovrebbe essere vicina alla conclusione dell’acquisizione di Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria e Nuova CariChieti; ieri sono scaduti i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse alla nuova gara, e giovedì i consigli di gestione e sorveglianza di Ubi dovrebbero dare il via libera definitivo all’operazione.

Vendite anche per Saipem, che con un calo di oltre il 2% è al momento il peggior titolo del Ftse Mib.

Positive invece Stm e le azioni del comparto del lusso, da Ferragamo a Yoox a Moncler.

 

e.