Bpv e Veneto Banca: definite le offerte

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Gli investitori che hanno visto quasi annullato il valore delle loro azioni potranno ottenere un indennizzo del 15%, in cambio della rinuncia ad azioni legali

Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca hanno annunciato ieri le loro offerte transattive rivolte ai rispettivi azionisti che hanno visto quasi azzerato il valore dei titoli acquistati fra il 2007 e il 2016. In entrambi i casi, aderire alla proposta della banca significa rinunciare a promuovere qualsiasi azione legale in relazione all’investimento nelle azioni in questione. Sia Bpv sia Veneto Banca, inoltre, hanno previsto che per la validità dell’offerta sia necessaria l’adesione di almeno l’80% delle azioni comprese nell’operazione, ma entrambe hanno anche previsto la possibilità di rinunciare a questa condizione.

L’offerta della Banca Popolare di Vicenza prevede un riconoscimento economico di nove euro per ciascuna azione acquistata tramite una banca del gruppo nel periodo compreso fra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2016. L’iniziativa si rivolge a 94 mila azionisti dell’istituto, che avranno tempo da oggi (10 gennaio) al 15 marzo per manifestare il loro interesse, mentre le adesioni si chiuderanno il 22 marzo.

Veneto Banca offre un indennizzo forfettario e onnicomprensivo pari al 15% della perdita teorica sofferta per gli acquisti di titoli della banca, al netto delle vendite effettuate e dei dividendi percepiti, xempre nel periodo compreso fra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2016. Gli azionisti coinvolti sono circa 75 mila, pari a circa l’85% del totale. Per le adesioni c’è tempo fino al 15 marzo mentre l’esito dell’offerta è previsto in aprile.