Italia, cresce l’export, ma il saldo con l’estero è negativo
A gennaio, secondo i dati Istat, le esportazioni sono cresciute del 13,3% annuo, ma è stato maggiore l’aumento dell’import
A gennaio 2017 le vendite di prodotti italiani all’estero sono balzate del 13,3% rispetto a un anno prima, nei dati grezzi, trainate dall’area extra europea. Secondo i dati elaborati dall’Istat, si tratta dell’aumento maggiore a partire dallo scorso agosto. Il saldo commerciale è tuttavia negativo, per 574 milioni, a causa di una crescita ancora maggiore (+15,5%) delle importazioni. Nel gennaio 2016 il saldo era stato positivo per 34 milioni.
Al netto dell’energia, si registra un avanzo di 2,7 miliardi di euro.
Considerando la differenza nei giorni lavorativi (21 a gennaio 2017 contro 19 di gennaio 2016), le variazioni sono più contenute: +10,7% per l’import e +10,1% per l’export.
Rispetto a dicembre, l’export italiano è aumentato dello 0,5% mentre l’import è diminuito dello 0,2%. Questa crescita congiunturale dell’export, la quarta consecutiva, è stata determinata, precisa l’Istat, dall’incremento delle vendite verso i mercati extra Ue (+2,8%), mentre quelle verso i mercati Ue sono in diminuzione (-1,3%). La lieve flessione degli acquisti è da ascrivere invece ai beni di consumo (-5,5%) e a quelli strumentali (-4,5%).
Negli ultimi tre mesi l’export è cresciuto del 3,8% rispetto al periodo precedente, con un incremento più ampio per i paesi extra Ue (+5,9%) che per quelli Ue (+2,2%).
I paesi Aesan (+57% su gennaio 2016), la Russia (+39,4%), la Cina (+36,5%), gli Stati Uniti (+35,8%), il Giappone (+28,8%) e la Germania (+9,6%) sono, tra i principali mercati si sbocco, i più dinamici all’export.
L’aumento delle vendite di prodotti petroliferi raffinati (+69,4%), autoveicoli (+27,7%) e articoli farmaceutici chimico-medicinali e botanici (+25,9%) è rilevante. In forte crescita l’import da paesi Opec (+53,4%) e Russia (+43,3%) e gli acquisti di petrolio greggio (+123,9%).