Lavoro, crescono gli occupati tra gli over 50

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Il tasso sale al 57,2% grazie all’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato. Nota dolente per i giovani, le riforme previdenziali trattengono gli anziani al lavoro

Qualcosa si muove nel mondo del lavoro, ma certamente non tra i giovani. Le rilevazioni dell’Istat relative al quarto trimestre dell’anno scorso mostrano una crescita – per il terzo anno consecutivo – con il tasso di occupazione che sale di 0,9 punti al 57,2% e si registrano più 293mila occupati.

“L’aumento riguarda soltanto il lavoro alle dipendenze (1,9%, +323.000) ed è concentrato tra i dipendenti a tempo indeterminato (+281.000)”, spiega Istat.
La nota dolente è svelata dalla ripartizione per classi di età: tra ottobre e dicembre del 2016 l’Istituto di statistica nazionale ha registrato -68.000 occupati su base annua tra i 15 e i 34 anni, -111.000 tra 35 e 49 anni mentre ci sono 431.000 occupati in più tra chi ha 50 anni e più.
L’Istat non fornisce analisi qualitative, ma sulla dinamica incide sicuramente la permanenza al lavoro dei più anziani, dovuta alle riforme previdenziali degli ultimi anni.

Nella media dell’intero 2016 il tasso di disoccupazione è sceso pertanto all’11,7% dall’11,9% del 2015, con una diminuzione di 21mila disoccupati.
Si riduce anche il contingente di persone in cerca lavoro da almeno 12 mesi, la cui incidenza passa dal 58,1% del 2015 al 57,3%.
Nel 2016 il numero di inattivi è calato per il terzo anno consecutivo e in misura molto più marcata (-410.000, -2,9%) coinvolgendo entrambi i generi.