Fintech: Aviva sperimenta un nuovo modello di incubazione

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Il colosso assicurativo e Founders Factory lanciano ON CARE. Annunciato anche il sostegno a cinque start-up impegnate nello sviluppo di progetti di block chain, intelligenza artificiale e realtà virtuale.

Aviva prosegue con entusiasmo nel proprio processo di innovazione “non usuale”. Aviva e Founders Factory hanno reso note le prime cinque start-up del programma fintech e, con una mossa ancora poco consueta, lanciano anche una propria start-up: On care.

Aviva è partner strategico di Founders Factory, l’acceleratore e incubatore britannico fondato da Brent Hoberman e Henry Lane Fox. La partnership, del valore di svariati milioni di sterline, rientra nella più ampia strategia di innovazione di Aviva e prevede annualmente il supporto alla crescita di cinque start-up emergenti e, allo stesso tempo, il lancio di due nuove imprese da zero.

Le prime cinque start-up selezionate, che riceveranno supporto operativo, di business e tecnico da parte di Aviva, sono:

  • Luther Systems, leader di mercato nello sviluppo di prodotti basati sul sistema Blockchain, focalizzata sul miglioramento dell’efficienza e della trasparenza del sistema di gestione delle transazioni. Insieme a Luther, Aviva ha completato un programma pilota di successo per automatizzare ampie parti del processo di fatturazione fornitori all’interno della catena di approvvigionamento. Altri due progetti pilota sono attualmente in rampa di lancio.
  • Psious impegnata a sviluppare progetti che possano aiutare i pazienti con problemi mentali attraverso la realtà virtuale (VR) e la simulazione di scenari reali per migliorare le terapie.
  • Shepherd che sta lavorando a progetti che utilizzano l’intelligenza artificiale (IA) per predire la necessità di manutenzione di qualunque tipo di macchinario. Se il macchinario si guasta, i referenti del caso ricevono degli alert specifici, eliminando la necessità di ricorrere a costose chiamate a ingegneri esterni.
  • Previse permette pagamenti B2B più veloci attraverso la tecnologia dell’intelligenza artificiale (IA). Il ritardo nei pagamenti da parte di grandi aziende nei confronti di piccoli fornitori può portare le PMI alla bancarotta, danneggiando così l’economia. Previse usa il potere dell’intelligenza artificiale per permettere ai fornitori di ricevere istantaneamente il pagamento di una fattura. Previse si è appena unita a Founders Factory collaborando in diversi settori (non solo, quindi, limitatamente al fintech) e ha raccolto finanziamenti per circa 2 milioni di sterline nell’ultimo mese.
  • Fitwell applica l’intelligenza artificiale (IA) a una app che aiuta le persone a mantenersi in forma – grazie anche al personal trainer Hailee – e conta già più di un milione di utilizzatori. Aviva ritiene che l’approccio basato sui dati possa motivare gli utenti e aiutarli a personalizzare il proprio programma di allenamento.