L’indice GX Private Equity di State Street riporta i più alti rendimenti trimestrali degli ultimi due anni

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La performance è stata in parte sostenuta dai rendimenti del settore tech che ha superato i picchi dell’era delle Dot-Com

L’Indice Global Exchange Private Equity (GXPEI) di State Street ha continuato a riportare ottimi risultati nel 2017, con un incremento di 3,95 punti percentuali nel primo trimestre, ovvero il miglior risultato degli ultimi due anni. L’aumento è stato favorito dalla robusta performance dei Buyout Funds e dei Private Debt, congiuntamente con un significativo miglioramento del Venture Capital.

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Nel complesso, l’indice ha rappresentato per gli investitori un flusso di cassa positivo nel primo trimestre che si è poi protratto nel secondo, con gli apporti che continuano ad essere bassi e stabili si, mentre le distribuzioni sono salite leggermente rispetto allo stesso periodo del 2016.

L’indice GXPEI si basa su dati provenienti da limited partnership e rappresenta più di 2.500 miliardi di dollari di investimenti in private equity, per oltre 2.700 partnership di private equity al 31 marzo 2017.

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“Nel primo trimestre del 2017 abbiamo assistito ad un incremento della performance di Venture Capital, trainata in gran parte dai più elevati rendimenti nel settore dell’Information Technology, che comprende quasi il 40% dei fondi di Venture Capital di tutto il dataset di State Street”, ha dichiarato Will Kinlaw, senior managing director e responsabile globale di State Street Associates, divisione di State Street Global Exchange. “Poiché l’indice S&P technology sector ha superato di recente i picchi raggiunti nell’era delle dot-com, non sorprende che i Venture capitalist stiano ponendo maggiore fiducia nelle startup del comparto tecnologico”.

Gli Highlights dell’indice GXPEI del primo trimestre includono:

Risultati per segmento:

  • Il segmento dei fondi Buyout ha riportato nel primo trimestre una crescita del 4,23%, continuando a registrare performance migliori rispetto alle altre due strategie principali per il quinto trimestre consecutivo.
  • I fondi di Venture Capital hanno recuperato guadagnando il 3,5% rispetto alla scarsa performance del quarto trimestre del 2016 quando avevano riportato un incremento di solo lo 0,47%.
  • I fondi Private Debt hanno mantenuto un ritmo costante con un aumento del 3,1%

Risultati per regione:

  • Tra le tre regioni, i fondi di private equity focalizzati sull’Europa hanno riportato una performance brillante, con un aumento del 4,09% in termini di rendimenti denominati in dollari USA, principalmente grazie alla debolezza della moneta durante il trimestre.
  • I fondi focalizzati sul mercato statunitense hanno riportato dei rendimenti pari al 3,39% (2,64% nell’ultimo trimestre del 2016), mentre i fondi con focus sul resto del mondo hanno guadagnato il 3,89% (2,78% nel quarto trimestre del 2016)

Risultati per settore:

  • Tra i settori interessati, i fondi dell’Information Technology hanno registrato i rendimenti più elevato, con un guadagno del 5,43% (2,53% nell’ultimo trimestre del 2016) seguiti da quelli industriali, con un rendimento del 4,46% (8,68% nel quarto trimestre del 2016). I fondi del comparto energetico hanno riportato un modesto guadagno dell’1,27%, in calo rispetto al 7,02% del quarto trimestre del 2016.

“Negli ultimi anni, il dry powder è cresciuto ad un ritmo costante per via dei robusti afflussi dei limited partner e i cauti investimenti da parte dei general partner”, ha affermato Anthony Catino, managing director, Alternative Investment Solutions di State Street. “Per quanto riguarda il primo trimestre del 2017, abbiamo visto dei segnali di un’inversione di tendenza, con il dry powder totale che è sceso a 461 miliardi di dollari a marzo 2017, contro il picco di 488 miliardi toccato a maggio 2016”.