Pictet Asset Management: aggiornamento sulle elezioni

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Le elezioni italiane hanno rispettato le previsioni che prevedevano la vittoria del centrodestra, ma hanno sorpreso su due dimensioni: M5S ben sopra il 30% e Lega vicina al 20%. In pratica il voto ‘anti-establishment’ supera il 50%.

In questo scenario, non esiste una coalizione di governo naturale (e quella tra M5S e Lega è aritmetica ma politicamente impervia).

Scenari

Almeno in prima battuta, sfuma l’ipotesi di un avere Antonio Tajani o Paolo Gentiloni come premier di governi politici. Inoltre, la forza dirompente del M5S, di gran lunga il primo partito, “impone” la seria considerazione di partecipare al Governo in un ruolo primario. Dato che nessuno dei partiti vincitori ha i numeri sufficienti a governare, saranno comunque determinanti le scelte dei partiti perdenti (PD e Forza Italia): dalla loro reazione (compatta o disgregata) dipenderà la fattibilità di una soluzione incentrata sul Centrodestra o sul M5S. I prossimi sviluppi sono i seguenti: l’elezione dei presidenti di Camera e Senato è prevista per il 27 marzo. In quell’occasione si comprenderà il ventaglio delle soluzioni possibili in assenza di una maggioranza assoluta che possa correre da sola alla guida del Paese. Tre settimane, quindi, durante le quali è lecito attendersi dichiarazioni di ogni tipo da parte di tutti gli attori politici, tranne che dal Quirinale, il quale inizierà le consultazioni per la formazione del nuovo Governo solo ad aprile.

Mercati

Come anticipato la scorsa settimana, immaginando la vittoria del centro-destra come lo scenario più probabile, il dato dirimente per immaginare la reazione dei listini sarebbe stato proprio quello relativo al partito che avrebbe raccolto la maggioranza relativa all’interno della coalizione. Al momento, le reazioni dei mercati sono contenute: Piazza Affari scivola dell’1%, il differenziale BTP-Bund è in allargamento nell’ordine di 7punti base, un atteggiamento più cauto ma ordinato. L’incertezza degli esiti e lassi temporali ignoti difficilmente sono amici dei mercati. Inoltre aumentano al margine le probabilità di instabilità politica (anche se nuove elezioni sono improbabili) e/o di frizioni con l’Europa sulla futura politica di bilancio. Questi fattori possono premere sui premi di rischio richiesti dal mercato sugli asset italiani, in particolare sullo spread BTP-Bund che potrebbe testare 150-160pb prima di rivelarsi occasione d’acquisto. Tuttavia, se l’Europa riprenderà la via dell’integrazione ora che la Germania ha un governo, anche bond ed azioni italiane ne beneficeranno.


Marco Piersimoni – Senior Investment Manager – Pictet Asset Management