Eurozona, stime sull’inflazione restano contenute

Gero Jung -

Gli ultimi sondaggi indicano qualche miglioramento nell’attività economica, mentre le letture dell’inflazione restano basse.

Nell’Eurozona il mese scorso l’inflazione core si è attestata soltanto all’1%, riflettendo la debolezza sia dell’inflazione dei beni primari (-0,01% m/m) sia dei servizi di base (solo +0,01% m/m). Sebbene la disoccupazione stia calando, e la crescita dei salari sia in ripresa – soprattutto in alcune regioni – continuiamo a credere che l’economia dell’area euro resti ancora caratterizzata da un rallentamento generale.

Ciò implica stime sull’inflazione contenute: ci aspettiamo che l’inflazione si muova lateralmente e che la BCE non cambi il proprio orientamento di politica monetaria. Per quanto riguarda l’attività economica, le letture finali del PMI manifatturiero indicano alcune tendenze divergenti. La crescita nei Paesi Bassi e in Irlanda è in ripresa, mentre in Austria, Francia, Germania e Spagna i segnali di una attività economica solida restano invariati.

Tuttavia, tra le economie periferiche, le letture relative all’Italia sono deludenti, con i dati attuali sul comparto manifatturiero ai minimi di due anni al 50,1%, l’indice segnala un’espansione futura molto moderata.


 Gero Jung – Chief Economist – Mirabaud AM