Si vivacizza il mercato delle case in condivisione: crescono domanda (+10%) e offerta (+36%), calano i prezzi (-7,3%) nel 2018

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Tra i centri universitari boom a Ferrara (12,4%), tonfi a Pavia (-9,3%), Pisa (-5,1%), Padova (-3,8%) e Bologna (-3,2%), Le stanze più care a Milano (451 euro/mese) e Roma (400 euro/mese) Il coinquilino tipo ha 30 anni, fuma, non possiede animali domestici, convive con persone del sesso opposto

Secondo l’Ufficio studi di idealista il costo delle stanze per studenti fuori sede ha registrato un calo del 7,3% nell’ultimo anno solare. Il prezzo medio per una stanza in Italia si attesta a 318 euro al mese contro 343 euro dello stesso periodo del 2017.

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L’andamento ribassista dei prezzi non interessa in egual misura tutti capoluoghi monitorati e i centri di maggiore attrazione studentesca, anche perchè la domanda resta viva, registrando un incremento di oltre il 10% nell’anno in oggetto .

Secondo Vincenzo De Tommaso, dell’Ufficio studi di idealista: “Le cifre sintetizzano un segmento di mercato sempre più dinamico e caratterizzato da una forte competizione. Condividere casa non è più solo una scelta da studenti, ma anche da lavoratori in trasferta con esigenze abitative di carattere transitorio”.

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Città dove i prezzi scendono

Con la domanda è arrivata anche l’offerta sul mercato di questo genere di soluzioni abitative: +36% rispetto al 2017. Aumentano le opportunità per chi opta per la casa condivisa con un effetto che ha calmierato i prezzi delle stanze in affitto anche in piazze caratterizzate da una forte presenza universitaria. È il caso di Bologna (-3,2%), Padova (-3,8%), Pisa (-5,1%) e soprattutto Pavia, dove il calo ha toccato il 9,3%.

Segnali di stanchezza interessano anche le piazze dove il fenomeno è più diffuso, come Roma (-2,1%) e Napoli (-1,8%), mentre Milano (0,2%) resiste in terreno positivo consolidandosi al top dei valori nella graduatoria dei canoni di affitto stanze.

Città in controtendenza

Il primato degli aumenti spetta a Ferrara (12,4%), dove la domanda universitaria ha fatto esplodere i prezzi, seguita da Genova (7%), Perugia (4%) e Firenze (3,7%), tra le città dove prendere una stanza in affitto costa di più dell’anno scorso. Aumenti contenuti, sotto la soglia del 3 per cento, per altri importanti poli universitari come Bari (2,7%), Catania (2,1%), Torino (1,8%), L’Aquila (1,4%) e Trento (1%).

Secondo lo studio di idealista è Milano la città più cara

Nel capoluogo meneghino occorrono di media 451 euro/mese per una stanza, a Roma 400, mentre a Firenze si toccano i 376 euro. Sopra la media nazionale delle richieste, pari a 318 euro mensili, si collocano anche Bologna (341 euro) e Torino (320 euro).

Lo studio, che ha rilevato le richieste dei proprietari di 28 capoluoghi italiani, riscontra i canoni più bassi a a Palermo (198 euro/mese), che precede Messina (202 euro) e L’Aquila (204 euro).

Il profilo di chi condivide un appartamento

L’età media dei coinquilini è di 30 anni, vivono nelle aree centrali delle grandi città, per la maggior parte sono fumatori e non posseggono animali domestici (70,5% dei casi).

L’età dei conviventi va dai 33 anni di Genova ai 23 di Pavia. L’età media è più alta nelle grandi città dove il caro affitti induce evidentemente molti lavoratori a condividere l’appartanto, come emerge dai dati che vedono Napoli (31) e Roma (30) tra le città con i coinquilini più “anziani”, seguite da Firenze (29), Milano e Torino (28), poi via via le altre.

Lo studio rivela che 4 convivenze su 5 sono miste (uomini e donne); la coabitazione tra sole donne ricorre nel 19% dei casi, marginali le convivenze maschili 6% dei casi.