Eni, Il mercato si attende un trimestre debole
Gli analisti si attendono un terzo trimestre 2019 debole per ENI. Il colosso italiano del petrolio, che pubblicherà i conti il 25 ottobre, sta attraversando una congiuntura sfavorevole legata al settore di appartenenza. Da inizio anno il titolo segna una crescita pari a zero, sottoperformando abbondantemente il FTSE MIB. Il colpevole? Ancora una volta sono i grafici a parlare. Il titolo della big del petrolio continua a seguire le oscillazioni della materia prima. Il 2019 non ha fatto eccezione e ad aprile, quando il petrolio ha raggiunto il massimo relativo, il titolo ha virato al ribasso con la materia prima. E proprio la debolezza dell’oro nero a/a che, secondo le attese del mercato, dovrebbe far chiudere un quarter con conti in calo ad ENI. In particolare, il prezzo del petrolio ha perso circa il 18% a/a*. Non solo, anche la divisione Gas and Power dovrebbe registrare un terzo trimestre debole in scia al calo dei prezzi del gas. A compensare solo parzialmente queste dinamiche dovrebbe essere da un lato la produzione, attesa in aumento per l’avvio quest’anno di diversi campi d’estrazione e per il rump up di quelli avviati negli anni precedenti, e dall’altra la rivalutazione del dollaro di circa il 5%* sull’euro a/a. Inoltre, anche la divisione Refining & Marketing
dovrebbe beneficiare in termini di margini dal calo del petrolio. Divisione però che pesa sull’EBIT del gruppo solo per il 10%*. In tale scenario, gli analisti stimano per il terzo trimestre 2019 un Ebit Adjusted pari a 2 miliardi (-38%* a/a), mentre l’Utile Adjusted dovrebbe essere pari a 0,76 miliardi*, in calo del 45%*.
Gli analisti comunque rimangono positivi sul titolo: 19* suggeriscono Buy, 10* Hold e 3* analisti consigliano Sell. Il target price è di 16,86 euro*, con un rendimento potenziale del 22%*. Infine, sui multipli, ENI vede EV/EBITDA 2019 e 2020, rispettivamente a 3,6 e 3,4 volte*, a sconto sui peer.