Entro il 21 febbraio gli Enti previdenziali privati devono fornire le informazioni di vigilanza alla Covip

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Le Casse di previdenza dei liberi professionisti devono fornire entro il prossimo 21 febbraio le informazioni statistiche relative alla propria politica di investimento alla Covip per rendere possibile alla medesima Autorità di Vigilanza la redazione della propria Relazione annuale ai Ministeri vigilanti (Ministero Economia e Ministero Lavoro) entro il termine periodico del 31 ottobre.

Lo richiede la Commissione con specifica Circolare del 16 gennaio.   Va ricordato che la vigilanza sugli Enti previdenziali privati compete ai   Ministeri del lavoro e dell’economia e alla Covip per quanto riguarda la vigilanza sugli investimenti delle risorse finanziarie e sulla composizione del patrimonio.

Per ottemperare alla attività di referto la Commissione richiede , in sintesi, la disponibilità per ciascun Ente di informazioni concernenti principalmente la politica di investimento e i relativi criteri di attuazione, il processo di impiego delle risorse disponibili e il sistema di controllo della gestione finanziaria e i dati afferenti alla composizione delle attività detenute e alla relativa redditività.

Per quel che riguarda il risultato della gestione finanziaria per l’anno di riferimento (con anche l’evidenza dei fattori positivi o negativi che hanno contribuito a determinarlo, nonché delle iniziative assunte con riguardo agli eventi che hanno inciso negativamente) essendo strettamente connessi alla chiusura del bilancio, andranno fornite in occasione della successiva segnalazione dei dati sulla composizione delle attività detenute.

In tale occasione andranno altresì trasmessi i diversi elaborati richiesti (in particolare, analisi di asset-liability management e reportistica impiegata ai fini del controllo della gestione finanziaria) nella loro ultima versione relativa all’anno di riferimento (ossia il 2019), laddove questi non siano ancora disponibili al momento dell’invio della relazione in questione.

Va ancora ricordato come si sia ancora in attesa, così come previsto dalla normativa del 2011,  della regolamentazione in materia di investimento delle risorse finanziarie degli Enti, di conflitti di interesse e di depositario dal momento che l’iter di approvazione di tale decreto, come più volte rimarcato dalla Autorità di Vigilanza, non risulta tuttavia ancora concluso.

ùAl momento le Casse di previdenza risultano pertanto gli unici investitori istituzionali privi, ad oggi, di una regolamentazione unitaria in materia; regolamentazione che, viceversa, è di livello primario e secondario per i fondi pensione.