Knock-out e Knock-in, quando e come usarle sulle barrier

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Le barrier sono un tipo di opzioni particolari: sono considerate esotiche, cioè regolate da funzioni non standard,  e per questo negoziate over-the-counter. Le opzioni con barriera offrono otto combinazioni tra cui scegliere per elaborare la propria strategia di trading. In questo articolo illustreremo il loro funzionamento, presentando anche alcuni esempi di operazioni. Infine spiegheremo anche in cosa differiscono le barrier rispetto alle vanilla options.

Cosa sono le barrier?

Le barrier seguono l’andamento dell’asset sottostante 1 a 1 e si dividono in barrier call e barrier put. Quando la quotazione del sottostante raggiunge il prezzo di strike, cioè la barriera, la posizione viene chiusa. Si sceglie una barrier call quando si presume il prezzo del sottostante salirà, ad esempio il prezzo dell’indice FTSE MIB. Viceversa, si sceglie una barrier put se si pensa che il valore dell’asset sottostante scenderà, ad esempio considerando il prezzo di una coppia forex. Avremo quindi davanti a noi le seguenti soluzioni: FTSE MIB barrier call e coppia forex barrier put. Se sei un trader che ha sempre utilizzato i CFD, quanto ti viene qui proposto potrebbe risultarti del tutto nuovo. Vediamo allora nel dettaglio le differenze tra le barrier knock-out e knock-in assieme a qualche esempio pratico, per capire meglio l’argomento.

 

Foto: Pixabay.com.

Differenze tra opzioni barrier knock-out e knock-in

Entrambe le categorie (knock-out e knock-in) sono contratti derivati afferenti alle barrier, ma hanno un elemento fondamentale che le distingue. Una barrier del tipo knock-out esaurisce la sua funzione nel momento in cui il valore dell’asset sottostante raggiunge il livello di knock-out impostato in fase di apertura. Le knock-out possono quindi essere suddivise in due tipologie.

  1. Down-and-out: l’opzione esaurisce la sua funzione nel momento in cui il valore dell’asset sottostante supera oltre il livello di knock-out, al ribasso.
  2. Up-and-out: l’opzione esaurisce la sua funzione nel momento in cui il valore dell’underlying supera il livello di knock-out, al rialzo.

Una barrier con livello di knock-in, invece, inizia a esistere nel momento in cui il valore dell’asset sottostante raggiunge la barriera impostata in fase di apertura. Come per le precedenti, anche le knock-in sono di due tipologie.

  1. Down-and-in: l’opzione inizia a esistere se il valore dell’asset sottostante supera al ribasso il livello di knock-in.
  2. Up-and-in: l’opzione inizia a esistere se il valore dell’asset sottostante supera al rialzo il livello di knock-in.

In tutti i casi, è bene precisarlo, il livello di knock-out o knock-in viene impostato in fase di apertura della posizione e non può più essere modificato successivamente.

Esempio: barrier call knock-out

Poniamo il caso che l’indice FTSE 100 sia quotato a 7.400. Supponendo che sia destinato a salire decidiamo di acquistare un contratto FTSE 100 barrier call, con un livello di knock-out fissato a 7.300. Abbiamo tre scenari possibili:

  1. Il valore sale a 7.550, decidiamo di chiudere la posizione per trarne profitto.
  2. Il valore scende a 7.350, chiudiamo la posizione perdendo una parte del premio.
  3. Il valore tocca il livello di knock-out impostato inizialmente, la posizione verrà automaticamente chiusa e si perderà l’intero premio pagato inizialmente.

 

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Differenza tra barrier e vanilla options

Prima di concludere, una breve spiegazione sulla differenza che intercorre tra le barrier e le vanilla options. Le barrier, come suggerito dal nome, sono dotate di una barriera che, se raggiunta, comporta la chiusura automatica della posizione e funge da limitatore delle perdite. Le vanilla options, invece, garantiscono il diritto (ma non l’obbligo) di acquistare o vendere un asset a una data e un prezzo prestabiliti. Essendo prive di livello di knock-in o knock-out, se si decide di vendere delle vanilla options e il sottostante raggiunge il prezzo strike prima della scadenza, le perdite potrebbero essere potenzialmente illimitate. Si vede come quindi le barrier, rispetto alle vanilla options, permettano di conoscere sin da subito il rischio massimo in cui si potrebbe incorrere.