Nel 2020 Keep calm e puntare sulle convertibili

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La convessità delle obbligazioni convertibili e il fatto che abbiano un’esposizione a temi secolari interessanti le rendono un asset strategico da includere in portafoglio nel 2020.

I mercati finanziari hanno chiuso il 2019 nello stesso modo in cui avevano iniziato l’anno – in rialzo.

Sebbene abbiano dovuto affrontare degli ostacoli durante l’anno, alla fine gli investitori che nel 2019 hanno mantenuto un atteggiamento risk-on e l’allocazione del portafoglio, sono stati i grandi vincitori. Ma ora che siamo entrati nel 2020, la domanda è: cosa possiamo ragionevolmente aspettarci da questo punto in poi?

Dopo il netto rimbalzo dell’anno scorso, i mercati azionari globali sono tornati ai massimi storici. Restano tuttavia ancora dei rischi: tensioni geopolitiche globali, sviluppi post Brexit, sfide legate al ciclo tardivo – solo per citarne alcuni. In questo contesto, con la gestione del rischio al ribasso sempre più critica, un’esposizione delta-one ai mercati azionari può risultare complessa da mantenere per la maggior parte degli investitori.

Tuttavia, nella ricerca di un rendimento in un contesto di rischio sopportabile, le alternative non sono molte.

Con i tassi d’interesse nell’ universo obbligazionario ai minimi storici e gli spread creditizi in restringimento, il rendimento delle obbligazioni plain vanilla non è sufficiente a fornire rendimenti assoluti significativi su base autonoma. È necessaria una sensibilità azionaria. Grazie alla loro duplice natura – una componente obbligazionaria con un’opzione di conversione incorporata – le obbligazioni convertibili consentono agli investitori di avere un’esposizione azionaria pur mantenendo i benefici difensivi dell’obbligazionario.

L’andamento asimmetrico del rischio-rendimento dell’asset class è ben noto nel lungo periodo. Oltre allo scenario a lungo termine, i trimestri recenti hanno mostrato la capacità delle obbligazioni convertibili di far leva sulla loro convessità storica anche per periodi di tempo più brevi.

Guardando al 2018 si può osservare come in un contesto di instabilità dei mercati azionari, le obbligazioni convertibili globali, hanno dimostrato una forte resilienza rispetto alle azioni globali, registrando una performance del -4,4% quando le azioni globali riportavano un calo del -9,4% nel corso dell’anno. A sua volta, nel 2019, con i mercati finanziari in rialzo, l’asset class è riuscita a catturare il 59% del rendimento complessivo delle azioni globali (convertibili globali +14,5%; azioni globali +24,6%).

Tale comportamento asimmetrico – aver catturato un ribasso azionario del – 47% nel 2018 (-4,4% contro -9,4%) rispetto a una partecipazione al rialzo del +59% nel 2019 della componente azionaria – è tipico delle obbligazioni convertibili. L’Outlook per il 2020 è promettente, con le obbligazioni convertibili globali che terminano il primo mese dell’anno in vantaggio sui mercati azionari globali.

Oltre alla loro caratteristica di convessità, le obbligazioni convertibili si distinguono dai titoli azionari anche per la struttura stessa del mercato.

Nell’attuale ciclo prolungato, il mercato globale delle obbligazioni convertibili offre esposizione a società altamente ricercate, le cui attività sono collegate a trend secolari meno correlati al rallentamento dell’economia generale.

Tra questi trend, troviamo valore in particolare nella digitalizzazione dell’economia, nell’accelerazione dei consumi della classe media in Asia e nell’invecchiamento della popolazione.

Per le società orientate alla crescita, le obbligazioni convertibili offrono condizioni di finanziamento interessanti attraverso una riduzione dei pagamenti di interesse in cambio dell’opzione di conversione. Nel 2019, i settori tecnologico, sanitario e dei beni di consumo non ciclici rappresentavano quasi il 60% del volume totale delle emissioni primarie di convertibili globali.

Per gli investitori, le obbligazioni convertibili costituiscono un modo attraente per aver accesso a questi settori pur contenendo il rischio complessivo del loro portafoglio. L’elevata volatilità comunemente evidenziata dalla crescita di questi titoli può essere un freno per molti investitori. In confronto, le obbligazioni convertibili consentono loro di mantenere nel tempo il loro investimento su queste società, anche durante le piccole-medie correzioni del mercato.

Ora che siamo entrati nel 2020, con la sua quota di incertezze ma anche di speranze, riteniamo che il profilo di convessità dell’asset class, unito alla sua esposizione privilegiata a temi secolari attraenti, ne faccia un asset strategico da includere in portafoglio.