Libra si è adeguata alle indicazioni dei regolatori, ma la community del Bitcoin potrebbe ignorarla

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In merito alle ultime evoluzioni relative al progetto Libra, che prevede nel nuovo whitepaper l’adozione di stablecoin monovaluta – oltre a quelle multivaluta – al fine di adattarsi alle valute presenti all’interno dei paesi nei quali opererà, nonché di adeguarsi alle richieste delle autorità finanziarie, Yoni Assia, CEO e co-fondatore di eToro, la piattaforma di investimenti multi-asset, ha dichiarato:

“La fondazione Libra ha recentemente aggiornato alla versione 2.0 il tanto discusso whitepaper iniziale, nel quale viene delineata la loro intenzione di rendere accessibile l’infrastruttura finanziaria globale.

“L’iniziativa è stata presa in esame dai regolatori, al fine di valutare l’impatto che, il lancio di una valuta extra-territoriale, potrebbe avere sulle politiche monetarie interne.

“Le principali modifiche apportate alla variante 2.0, applicate per garantire il rispetto delle normative vigenti, sono:

  • Autorizzazione iniziale
  • Stablecoin
  • Nodi regolamentati (VASPS)

“Il principale svantaggio comportato da tali cambiamenti è quello di un sistema meno aperto e meno decentralizzato. La community del Bitcoin potrebbe, pertanto, ignorare questo progetto, come d’altronde tende ad ignorare qualsiasi altro progetto centralizzato.

“Riteniamo che tali cambiamenti – prosegue Yoni Assia – siano significativi per consentire al progetto Libra di essere lanciato. È chiara la strategia di adottare un approccio maggiormente conforme ai regolamenti. Una tematica che avevamo già affrontato nel nostro position paper dello scorso novembre, nel quale avevamo raccomandato un’apertura nei confronti dei regolatori locali, con il fine di consentire a Libra di supportare le transazioni in valute nazionali.

“Siamo lieti, pertanto, di vedere Libra fare un primo passo verso questa direzione, aprendo al supporto on-chain di numerose valute. Riteniamo che ciò rappresenti un’ulteriore pietra miliare nel percorso che porta all’adozione di sistemi distribuiti all’interno del mondo della finanza globale.

“eToro, tra i primi contributors nel mondo delle criptovalute, è stato alla guida di numerose iniziative che miravano alla tokenizzazione degli asset finanziari. Partendo dal nostro coinvolgimento, nel 2012, nel progetto Colored Coins, abbiamo allargato la nostra offerta a 17 asset tokenizzati, includendo sia valute che commodities. Siamo stati la prima organizzazione a caldeggiare, nel nostro position paper, un’implementazione open source di risorse tokenizzate all’interno della blockchain di Libra. Un’indicazione ancora tenuta in considerazione dal community board di Libra.

“Attualmente, continuiamo ad incrementare la nostra offerta, contribuendo a fornire strumenti open source dedicati al commercio digitale su blockchain. Con le recenti acquisizioni di Firmo e Delta; con il nostro impegno duraturo per consentire l’inclusione finanziaria, tramite il progetto GoodDollar, continuiamo nel nostro progetto di costruire, mattone dopo mattone, il futuro della finanza ”, conclude il CEO e co-fondatore di eToro Yoni Assia.