Tra speranze e timori
Il coronavirus (COVID-19) tiene il mondo con il fiato sospeso, investitori compresi. Nelle ultime settimane i mercati hanno oscillato tra speranze e timori. Speranze di riuscire a controllare la pandemia. Timori che il dilagare della COVID-19 in tutto il pianeta possa causare una grave flessione della crescita economica mondiale. Nelle prossime settimane arriverà l’ora della verità: è possibile rallentare la diffusione del virus? Che ne sarà dell’economia? Le misure monetarie e fiscali riusciranno a sortire gli effetti auspicati?
- Sul fronte clinico emergono i primi segnali di speranza: mentre con l’aiuto dell’intelligenza artificiale si stanno vagliando diverse possibilità per accelerare la ricerca di un vaccino, i primi risultati di alcuni studi lasciano sperare che farmaci già in uso possano accorciare la durata della malattia.
In altre aree, la vita di tutti i giorni sembra lentamente riprendersi. In Cina, insieme ai consumi anche l’attività produttiva sta continuando ad aumentare, e persino a Wuhan il ritorno alla normalità sembra più vicino. - Nel frattempo la pandemia sta manifestando i suoi effetti anche sugli indicatori economici; lo si vede soprattutto nei recenti indicatori anticipatori e nei PMI dell’Area Euro. Il mercato del lavoro statunitense mostra chiari segnali di un’inversione di tendenza. Si avvertono gli effetti della disruption nelle catene globali di creazione del valore e delle sempre maggiori restrizioni alla vita pubblica. L’impatto economico è ingente e di conseguenza nelle prossime settimane economisti e analisti saranno costretti a rivedere al ribasso le stime di crescita e utili, in alcuni casi anche in misura significativa. Alla luce di tali tendenze, aumentano le probabilità di una recessione globale, che ora fa parte del nostro scenario di base.
- Per contenere lo shock causato dal coronavirus, le Banche Centrali e i governi di tutto il mondo hanno approntato piani di liquidità e di supporto finanziario senza precedenti, in alcuni casi persino più ingenti che ai tempi della crisi del 2008/09. Le autorità monetarie hanno tagliato, alcune anche di molto, i tassi di riferimento, e annunciato nuove misure ad ampio raggio a sostegno dell’economia. La Federal Reserve statunitense ha promesso di acquistare obbligazioni governative e mortgage backed securities senza limiti di quantità (ripristinando di fatto il Quantitative Easing). Nonostante la politica monetaria possa esercitare un impatto limitato sugli shock a livello di domanda e offerta, è tuttavia importante per garantire il funzionamento dei mercati e allentare le condizioni di finanziamento. Sembra che politica monetaria e politica fiscale siano ormai due facce della stessa medaglia, dato che numerosi governi hanno varato massicce misure di stimolo a livello di politica fiscale, predisponendo in alcuni casi i più corposi programmi di sostegno nella storia dei rispettivi Paesi.
Nelle prossime settimane i mercati, e non solo loro, continueranno ad oscillare fra speranze e timori. L’incertezza continuerà a prevalere, e potrà causare profonde ripercussioni su diverse economie nazionali. Ma nonostante non si intravveda ancora la fine del “mercato orso”, a livello internazionale si stanno mettendo in atto ampie misure contro la pandemia, sia sul fronte medico che su quello economico.
Quindi ricordiamoci: prudenza sì, panico no!
Allocazione tattica – azioni e obbligazioni
- Gli effetti della disruption nelle catene globali del valore e delle sempre maggiori restrizioni alla vita pubblica si fanno sentire.
- Date le attuali tendenze economiche, le probabilità di recessione sono aumentate e d’ora in poi saranno parte integrante del nostro scenario di base.
- Per contenere gli effetti dell’epidemia di COVID-19, negli ultimi tempi governi e Banche Centrali hanno annunciato piani di liquidità e di sostegno finanziario senza precedenti, in alcuni casi più ingenti che ai tempi della crisi del 2008/09. Politica monetaria e politica fiscale sembrano ormai due facce della stessa medaglia.
- Nelle prossime settimane i mercati, e non solo loro, oscilleranno ancora fra speranze e timori, e l’incertezza non ci abbandonerà.
- Alla luce delle incertezze legate al coronavirus, consigliamo ancora un’allocazione prudente, ma confidiamo nelle misure adottate a livello internazionale per contrastare la pandemia, sul fronte sia medico che economico.
- Sembra ormai certo che il contesto di tassi bassi/negativi durerà ancora a lungo, più di quanto fosse prevedibile prima dello scoppio di questa crisi sanitaria.
Tema di investimento: investire in contesti volatili beneficiando dell’”effetto del prezzo medio di carico” – i piani di accumulo
- A maggior ragione in un contesto di mercato critico, ci si chiede come approcciare l’asset allocation strategica, o meglio quale sia il momento giusto per investire in azioni nell’ottica di accrescere il proprio patrimonio in modo sostenibile.
- Per affrontare le fasi di debolezza sui mercati azionari è preferibile adottare un orizzonte temporale di investimento di lungo periodo. Si otterranno così i vantaggi del risparmio nel lungo termine (fattore temporale) e quelli dell’effetto del prezzo medio di carico.
- Investire sfruttando l’effetto del prezzo medio di carico significa effettuare acquisti successivi sul mercato azionario in un contesto caratterizzato da forti oscillazioni delle quotazioni: si acquistano quantità maggiori quando i prezzi sono bassi e quantità minori quando i prezzi sono alti, ottenendo quindi un prezzo medio d’acquisto favorevole.
- Quando si investe, la durata dell’investimento è determinante quanto il timing. Mantenere l’investimento nel tempo può consentire di beneficiare del meccanismo della capitalizzazione composta (anche attraverso il reinvestimento dei dividendi).
- Infine, è importante adottare un rigoroso processo di investimento che impedisca di agire sull’onda delle emozioni. Nessuno può dirsi al riparo da decisioni di investimento impulsive che possono portare a risultati non ottimali. Acquisire la consapevolezza dei possibili errori legati ai nostri comportamenti emotivi consente di prendere decisioni di investimento migliori, cioè più razionali.