M&A, prima performance globale positiva in tre anni, ma è ancora presto per parlare di ripartenza

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Sulla base dell’andamento dei titoli azionari, gli ultimi risultati del Quarterly Deal Performance Monitor (QDPM) di Willis Towers Watson, gestito in collaborazione con la Business School (ex Cass), mostrano che gli acquirenti hanno sovraperformato dell’1,5% l’Indice mondiale MSCI nel terzo trimestre del 2020. Si tratta della prima performance positiva degli acquirenti dal terzo trimestre del 2017 (+0,7%).

Tuttavia, i volumi delle transazioni sono al loro livello più basso da oltre un decennio (dal terzo trimestre 2009), con appena 121 transazioni concluse negli ultimi tre mesi. L’impatto economico in corso e l’incertezza causata dalla pandemia globale hanno continuato a scoraggiare il completamento delle operazioni a livello globale.

Andrea Scaffidi, Head of Retirement di Willis Towers Watson in Italia, ha dichiarato, ha dichiarato: “È troppo presto per interpretare la serie di accordi annunciati negli ultimi mesi come un segno di ripresa per il mercato dell’M&A. La nostra analisi sugli accordi conclusi e sulle loro prestazioni invoca una risposta più cauta. Con il volume delle operazioni concluse degli ultimi dieci anni e il risultato delle operazioni nordamericane ai minimi storici, a causa della perdurante pandemia e dell’incertezza economica e politica, gli acquirenti devono essere coraggiosi e cauti al tempo stesso.”

I principali risultati dei dati di QDPM includono:

  • Acquirenti europei resistenti – Gli acquirenti in Europa attualmente sono il 20,4% sopra il loro indice regionale, con 30 offerte concluse nel terzo trimestre È la prima volta in due anni che l’Europa registra quattro trimestri consecutivi di performance positiva.
  • Performance M&A del Nord America ai minimi storici   I mediatori del Nord America hanno avuto la peggiore performance trimestrale dai tempi del lancio dell’Indice QDPM nel 2008. Hanno sottoperformato significativamente il loro indice regionale ell’8,6%, con 52 operazioni completate nel terzo trimestre, e hanno completato il numero più basso di operazioni congiunte dal 2009 (alla pari con il secondo trimestre 2020).
  • L’Asia-Pacifico mantiene un trend positivo – La regione continua la performance positiva registrata nel primo semestre del 2020, superando l’indice con una performance del 4,4%, con 35 operazioni chiuse nel terzo trimestre del 2020. Per la prima volta dal 2017, gli acquirenti dell’Asia-Pacifico hanno ottenuto due trimestri consecutivi di performance positiva.

“Il COVID-19 è stato uno shock enorme che ha colpito le economie e i mercati azionari a livello globale, ma invece di crollare, le operazioni di M&A continuano a resistere alle avversità”, ha aggiunto Andrea Scaffidi. “Rispetto ai precedenti cicli economici, l’ammontare e la diversità del capitale disponibile per le operazioni di M&A è straordinaria, favorita da tassi di interesse storicamente bassi. Gli acquirenti che agiscono con decisione e con una solida due diligence per sfruttare le opportunità in questo periodo di incertezza potrebbero vedere rendimenti più elevati rispetto ai loro omologhi del settore e guidare la crescita a lungo termine”.