Sei motivi che fanno di un’auto connessa un’auto più sicura

Gianluca Dotti per Credit Suisse Asset Management -

Prima ancora che la guida totalmente autonoma diventi protagonista della mobilità su gomma, ci stiamo abituando sempre più ad avere automobili super-connesse, capaci non solo di gestire segnali GPS e ricevere musica via internet, ma anche di parlare con altri veicoli, oggetti e server. E come ha spiegato la rivista Financial Express in un approfondimento pubblicato a settembre, le nuove funzionalità adottate sulle auto di ultima generazione rendono l’esperienza di guida non solo più piacevole per autista e passeggeri, ma anche più sicura. In almeno sei modi diversi.

Anzitutto, la comunicazione da veicolo a veicolo è la chiave per dare a ciascuna macchina molti più occhi sulla strada di quanto potrebbe averne da sola. Mettendo insieme i dati raccolti dai sensori, l’insieme delle macchine in strada può generare un’intelligenza collettiva sulle condizioni del traffico, sulla localizzazione dei pedoni e sul modo in cui ciascuna auto si sta muovendo, con lo scopo principale di ridurre la probabilità di incidenti.

Qualcosa di simile può accadere nella comunicazione tra veicolo e infrastrutture, con la possibilità che siano i semafori e gli altri oggetti a bordo strada a suggerire al veicolo il tragitto migliore e la velocità più adatta per evitare di trovare rosso il semaforo successivo.
In prospettiva, poi, la raccolta di dati su larga scala potrà aiutare a costruire sistemi stradali non solo più sicuri, ma anche meno soggetti a ingorghi e di conseguenza più rispettosi dell’ambiente, evitando interminabili file di auto in coda.

Se le app di car sharing come Uber non sono più una novità, innovativa è invece la soluzione di avere servizi geolocalizzati e automatici per la chiamata di emergenza, così come la possibilità che tutti i sistemi di sicurezza del veicolo (l’altezza delle cinture, la regolazione degli specchietti) siano impostati in automatico non appena un passeggero accede all’abitacolo.

Gli ultimi due trend di sicurezza, almeno secondo il Financial Express, riguardano il cosiddetto trasporto intermodale: poter passare dall’auto al treno e agli altri mezzi con un sistema unificato di gestione della mobilità porta non solo a ottimizzare tempi e costi, ma anche a generare flussi di persone gestiti in modo più sicuro. Infine, un’auto connessa può avere installati a bordo sistemi che contengano meglio le emissioni di anidride carbonica e dunque riducano i rischi ambientali, sia ottimizzando le prestazioni di guida sia individuando in città le aree più inquinate, evitando di aggiungere emissioni nelle zone già poco pulite.