DPAM al quarto posto nella top ten degli asset manager europei più sostenibili

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DPAM occupa la quarta posizione nella top 10 dei gestori patrimoniali sostenibili in Europa, secondo l’H&K Responsible Investment Brand Index 2020. Quest’anno la società ha scalato quattro posizioni rispetto al 2019, classificandosi inoltre al 2° posto nel mercato del Benelux. Il 2020 è il terzo anno di fila in cui DPAM è inclusa nella top 10 e la società compare nella categoria “Avanguardia” dell’indice.

Alla sua terza edizione, l’Hirschel & Kramer Responsible Investment Brand Index (RIBI™) ha ampliato l’universo degli asset manager europei analizzati a 284, approfondendo anche la metodologia di valutazione, RIBI™, che analizza l’industria della gestione patrimoniale sulla base dell’abilità di ciascuna società di tradurre concretamente il proprio impegno per uno sviluppo sostenibile. L’indice valuta l’impegno effettivo all’interno della costruzione del marchio  societario.

Cinque società sono presenze costanti nella Top-10 negli ultimi tre anni e DPAM è una di queste. L’indice permette di classificare gli asset manager in quattro categorie: quelli all’avanguardia, che si distinguono per la forte connessione tra impegno reale ed identità di marca nell’investimento responsabile; gli asset manager sostenibili tradizionali, che mostrano un forte impegno, ma un’ identità di marca debole; gli asset manager aspiranti sostenibili, che hanno un buon punteggio relativamente alla dimensione del marchio ma un basso punteggio circa il criterio impegno attivo, e gli asset manager ritardatari, che sono deboli in entrambe le aree.

DPAM è presente nell’indice all’interno della sezione “Avanguardia”, categoria che vale per quelle case di gestione con un rating superiore alla media in termini di “impegno” e di identità di marca. Questa è la categoria con il massimo punteggio e un numero crescente di gestori patrimoniali aspira a passare alla categoria avanguardista. Mentre la categoria degli Aspiranti è in crescita (6% contro 1% nel 2019), non si sta facendo abbastanza nelle altre due categorie.

La metodologia di valutazione dell’Hirschel & Kramer Responsible Investment Brand Index si basa su due dimensioni:

  • Impegno (azioni concrete): un totale di sette criteri di alto livello, come il livello e la qualità del voto in aziende quotate, la strategia e la governance dell’investimento responsabile, ecc. La fonte per la valutazione si basa sui Principles of Responsible Investment Transparency Reports.
  • Marchio societario: (comunicazione d’intenti): un totale di otto criteri qualitativi, come le dichiarazioni di intenti, i modi in cui vengono espressi i sistemi valoriali, il legame con i valori della società, ecc. Questa valutazione si basa sulla ricerca aziendale e sulla sua competenza in materia.

Hugo Lasat, CEO di DPAM, ha commentato: “In qualità di attore sostenibile, ci impegniamo a fare la differenza, mantenendo sempre la sostenibilità in primo piano nella nostra agenda globale. DPAM è una società orientata al futuro e interpreta il suo ruolo di asset manager in maniera più ampia. Di conseguenza, i nostri investimenti e le nostre attività vanno oltre la mera performance finanziaria. Tre pilastri – Gestione attiva, Sostenibilità e Ricerca – sono alla base della costruzione del nostro portafoglio. Offriamo soluzioni al passo con le sfide ESG e con le ambizioni per  una crescita (post-pandemica) 2025-2030 sostenibile e inclusiva. Andando avanti, continueremo a promuovere il nostro impegno nella la sostenibilità per fornire un servizio ottimale ai nostri clienti, creando al contempo un impatto sociale duraturo e significativo”.