È il cloud software la vena d’oro nel settore tecnologico

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Tra i macrotemi che guidano la trasformazione digitale, quello del software per i sistemi cloud sta diventando decisamente il più robusto e si è rafforzato nel corso della crisi pandemica: nei prossimi cinque anni, il settore crescerà a un tasso del 23% annuo ed entro il 2030 si prevede che il mercato quintuplicherà i volumi di fatturato, dagli attuali 200 miliardi di dollari a oltre 1.000 miliardi.

Il profondo cambiamento di attività e processi organizzativi in corso, per sfruttare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie digitali, resta il macrotema più visibile dell’economia occidentale ed è stato suddiviso in otto aree, all’interno del portafoglio del fondo Zest Global Opportunities: cloud software, Covid19 (farma/smartworking/e-commerce), Fang, semiconduttori e 5G, pagamenti elettronici, biotech, Esg, salute.

Tra questi temi, tutti in forte crescita, il software sembra essere quello con lo sviluppo più sostenuto, grazie in particolare alla rivoluzione del cloud computing e al fatto che il software è ovunque e coinvolge ogni processo del cambiamento aziendale, dalle operations interne sino alla distribuzione di prodotti e servizi. Negli ultimi 20 anni, le software house sono passate da un modello di business a licenza d’uso ad uno basato sugli abbonamenti e sul Software as a Service, in cui le applicazioni presenti in rete diventano a loro volta un servizio disponibile sulla rete stessa e i fornitori mettono a disposizione online determinate risorse, che possono essere vere e proprie applicazioni oppure risorse fisiche, come Cpu o dischi fissi per l’archiviazione. Seguendo questa tendenza, il settore del cloud software rappresenta oggi il 20% della componente azionaria nel fondo.