I motivi per cui siamo ottimisti sulle azioni dei mercati emergenti nel 2021
Siamo dell’idea che le azioni dei mercati emergenti potrebbero andare bene l’anno prossimo poiché l’Asia sta uscendo dalla pandemia Covid-19 in maniera migliore rispetto alle economie avanzate. Molto probabilmente la Cina migliorerà le sue condizioni finanziarie attraverso manovre di politica monetaria nella prima parte del 2021, aumentando il sentiment degli investitori e i multipli di valutazione sulle azioni dei mercati emergenti. Nel 2021, gli utili nei mercati emergenti potrebbero tornare a crescere a un ritmo ancora più elevato rispetto a quello delle economie avanzate, creando una situazione a favore di forti crescite e sorprese sugli utili.
Nelle ultime sedute le borse stanno iniziando a mostrare una chiara divergenza tra i mercati azionari che avevano registrato un calo di momentum (ovvero le azioni tecnologiche) e, più in generale, il lato delle offerte di vendita, che sta ad indicare un ritorno degli investimenti in value stock. Stiamo anche osservando che il segmento delle azioni dei mercati emergenti è tra quelli più performanti, grazie ai dati riguardo le esportazioni dalla Corea del Sud (preliminari per i primi 20 giorni di novembre), di molto migliori rispetto a quelli previsti: dell’11,1% a/a contro il -5,8% stimato, segnale che la parte ciclica dell’economia si sta davvero riscaldando. La crescita industriale della Cina tornata ai livelli pre-Covid-19, in un contesto di probabile forte crescita asiatica generale, si rifletterà positivamente sulle azioni dei mercati emergenti che sono guidate dalle azioni della Corea del Sud, Cina, Taiwan e India.
Le azioni dei mercati emergenti hanno sovraperformato del 10,5% le azioni dei paesi avanzati da fine giugno grazie al cambiamento del sentiment degli investitori su questi titoli: i principali indici dei mercati emergenti risulteranno più forti poiché questi paesi hanno gestito meglio la pandemia rispetto a molti paesi avanzati. La performance relativa tra mercati emergenti e mercati delle economie avanzate suggerisce anche che ci si trova davanti ad una mean reversion, ossia un ritorno ai valori di media, dopo che i mercati emergenti hanno sottoperformato per anni proprio perché gli investitori si sono concentrati sui titoli del settore sanitario e tecnologico statunitense.
Uno dei motivi principali alla base della nostra visione positiva è legato alla Cina che –crediamo- migliorerà le sue condizioni finanziarie. Fino ad ora, infatti, Pechino ha gestito in maniera molto rigida la politica monetaria ma il rafforzamento della valuta contro il dollaro USA impone un limite finanziario rigido alla crescita delle esportazioni e ai settori economici correlati a quello immobiliare, ormai non sostenibile. Siamo convinti, dunque, che nel 20121 la Cina allenterà la politica monetaria, il che potrebbe portare ad un rincaro delle azioni attraverso l’aumento dei multipli di valutazione.
Un altro nostro punto a favore dei mercati emergenti riguarda lo stimolo cinese e un’economia asiatica che, essendo meglio posizionata, potrebbe consentire un considerevole aumento degli utili dai bassi livelli correnti. Gli analisti prevedono un aumento del 43% nei prossimi 12 mesi e un forte vento a favore di forti crescite e sorprese sugli utili, aumentando il sentiment degli investitori su questi titoli. Sempre gli esperti, infine, considerano anche una crescita degli utili dell’11-15% negli anni successivi al 2021, che dovrebbe concretizzarsi in prezzi azionari più elevati poiché gli investitori continueranno a ricercare la crescita.