La svolta sul vaccino rafforza le posizioni procicliche

UBS Asset Management -

Le prospettive globali economiche e di salute pubblica si sono notevolmente rasserenate alla notizia che uno dei principali candidati a vaccino contro COVID-19 è efficace nel prevenire più del 90% delle infezioni. Tale scenario sostiene la normalizzazione dei modelli di spesa e delle attività economiche ai livelli pre-pandemici, favorendo la guarigione dell’economia globale. Siamo molto fiduciosi in un ritorno a una crescita degli utili solida e diffusa da un punto di vista tattico.

L’annuncio di Pfizer e BioNTech SE pone le basi per l’urgente approvazione di un vaccino entro fine anno, in linea con le nostre aspettative. La presunta efficacia del vaccino eccede però le nostre aspettative, con un’efficacia prevista del 70% per i candidati iniziali. Questi risultati sono anche di buon auspicio per il successo di tutti gli altri candidati, in particolare per quelli che usano un approccio di sviluppo simile. Una serie di opzioni altamente efficaci sarebbe positiva per la somministrazione di vaccini alla popolazione e, come tale, a un più rapido ritorno alla normalità economica.

La rapidità con cui l’attività economica può normalizzarsi è una funzione dell’efficacia del vaccino, di quanto se ne possa produrre e della sua diffusione. Questa notizia suggerisce che uno dei pilastri più importanti è stato risolto e il tasso di prevenzione relativamente alto potrebbe anche aiutare a stimolare l’adozione del vaccino. Questo sviluppo rafforza la nostra convinzione che l’ampia diffusione di un vaccino consentirebbe di raggiungere in molte economie sviluppate l’immunità di gregge entro la fine del terzo trimestre 2021.

La notizia che questo particolare candidato sembri avere successo è particolarmente importante, poiché presenta un’offerta attesa più alta rispetto ai suoi competitor. Tuttavia c’è un invito alla prudenza su questo fronte: la compagnia ha sostanzialmente abbassato le stime di produzione per il 2020 e il 2021. Questo ci ricorda che le preoccupazioni logistiche, legate alla produzione, allo stoccaggio e alla distribuzione del vaccino sono numerose e che la riduzione dell’offerta potrebbe minacciare di introdurre ritardi in grado di ostacolare il processo di normalizzazione. Inoltre non è ancora chiaro quanto a lungo il vaccino garantisca l’immuntà.

A nostro avviso, siamo ben posizionati di fronte a questa svolta medica. La nostra propensione prociclica al rischio comprende una preferenza per le small caps statunitensi rispetto alle large caps, una propensione ai titoli value rispetto a quelli growth, un dollaro americano più debole e un irripidimento della curva dei Treasury. Siamo convinti che tutte queste posizioni fossero sul punto di performare bene nelle fasi iniziali del ciclo e adesso si prevede che riceveranno un ulteriore stimolo per sovra-performare. Monitoreremo costantemente i progressi nelle terapie, nei test e in altri candidati vaccini, che hanno il potenziale per supportare ulteriormente le prospettive di crescita e mitigare gli scenari al ribasso.

Le notizie positive sulle sperimentazioni sui vaccini permettono agli investitori di affrontare meglio l’aumento stagionale dei casi di COVID-19, attuale in tutta Europa e che potrebbe verificarsi nel Nord America nelle settimane a venire. Riteniamo che questa notizia possa aumentare la capacità degli investitori di “guardare oltre” le notizie negative relative alla crescita dei casi di COVID-19 nel breve termine.

Ancora più importante, questa innovazione riduce le probabilità che accada l’evento peggiore, ovvero la mancanza di un vaccino efficace per un periodo prolungato di tempo. Mentre continuiamo a convivere con il COVID-19 nei prossimi mesi, pensiamo che questi risultati del vaccino siano il progresso più concreto verso un rimedio duraturo alla tragica crisi della salute pubblica e dell’economia.