I tre driver e i tre rischi per il futuro del rally sui mercati del rischio
Dalle elezioni USA in poi i prezzi degli asset hanno cominciato a salire. Il rally continuerà? Ritengo che sia possibile, dato che è sostenuto da tre forti driver, anche se si possono intravedere tre i rischi all’orizzonte.
I tre driver che hanno sostenuto il rally …
- Focus sul ciclo economico
Si è tentati ad attribuire il rally al risultato delle elezioni USA. Personalmente, ritengo che dipenda semplicemente dal fatto che sono passate, lasciando i mercati con una cosa in meno a cui pensare. Gli investitori prima delle elezioni erano talmente preoccupati da non accorgersi che ci trovavamo nella fase iniziale di un nuovo ciclo espansivo. Post-elezioni, gli investitori si sono spostati su una nuova narrativa: sostenuti dagli sviluppi sul fronte vaccini, si sono concentrati sul ciclo economico, e ritengo che ciò sia stato uno dei driver del rally. - Gli stimoli negli USA
Il secondo driver è stata la prospettiva di importanti stimoli negli USA. L’anno scorso la Fed ha adottato un approccio flessibile al target di inflazione, che permetterà di mantenere la politica monetaria accomodante finché non vi saranno miglioramenti economici. Allo stesso modo, viste le continue sfide poste dalla pandemia, riteniamo che vi sia un rischio contenuto che le autorità inizino anche solo a parlare di un tightening fino alla metà dell’anno. Ciò, combinato con la vittoria democratica al ballottaggio in Georgia, ha migliorato notevolmente le prospettive per gli stimoli fiscali. - Lo sviluppo dei vaccini
L’ultimo driver è stato lo sviluppo di diversi vaccini. Gli investitori vivono nella speranza che entro giugno potremo esserci lasciati alle spalle la pandemia. Dovessimo essere così fortunati, ciò ridurrebbe l’incertezza e porterebbe a un boom economico.
… e i tre rischi che potrebbero minarlo
- Aumento dell’inflazione
Innanzitutto, l’espansione fiscale prevista dall’Amministrazione Biden è estremamente ampia, e gran parte di essa avrà effetti sull’economia reale verso la fine della primavera, esattamente quando ci aspettiamo un rimbalzo, con le condizioni stagionali che permetteranno di ridurre le restrizioni. Ciò potrebbe portare a un rapido aumento delle pressioni su inflazione e stabilità finanziaria, e quindi a un tightening? È possibile, ma riteniamo che la Fed si prenderà prima una pausa per valutare se l’aumento dei prezzi è dovuto alla riapertura o se si tratta di pressioni inflazionistiche genuine sintomo di un’economia che opera a pieno ritmo. In ogni caso, quando le banche centrali lasciano spazio a pressioni inflazionistiche che non siano di natura assolutamente temporanea, la valuta tende a deprezzarsi. Questo non è di buon auspicio per il dollaro, un primo indicatore della propensione al rischio. - I vaccini potrebbero non essere la panacea
Il secondo rischio riguarda l’efficacia dei vaccini. Alcune notizie non sono state incoraggianti in tal senso. Ci sono state varie mutazioni del virus, che hanno fatto emergere dubbi riguardo all’efficacia degli attuali vaccini. Dato che le mutazioni continueranno, c’è il rischio che non saremo in grado di lasciarci il coronavirus alle spalle nel 2021. A mio avviso, dato il rapido accumulo di posizioni di rischio lunghe sul mercato, la politica fiscale e monetaria ultra accomodante difficilmente riuscirà a coprire le crepe che avrebbero origine dalla possibile inefficacia dei vaccini a causa delle mutazioni del virus. - Gli stimoli in Cina potrebbero avere vita breve
La terza preoccupazione è la Cina, la cui economia ha registrato una ripresa straordinaria dalla recessione indotta dal Covid-19, raggiungendo il punto in cui le misure di stimolo vengono rimosse. Uno dei principali focus delle autorità è di riportare gradualmente il Paese sul percorso di deleveraging, per ridurre qualsiasi rischio finanziario che se mal gestito potrebbe porre sfide alla leadership in carica. Sebbene i policymaker abbiano indicato che il tightening avverrà in modo graduale, porremo particolare attenzione all’operato della banca centrale cinese.
Conclusioni: lo scenario più probabile è una continuazione del rally
I mercati del rischio sono entrati in rally, portando a valutazioni gonfiate e accumulo di posizionamenti degli investitori. Tuttavia, in generale, ritengo che i driver che spingono i prezzi degli asset superino i rischi e che quindi i prezzi continueranno a salire. Sebbene sia possibile che l’aumento delle posizioni rischiose porterà a un rapido aggiustamento, sono incline a ritenere la correzione dei prezzi (se non accompagnata da un peggioramento dei fattori di rischio descritti) come un’opportunità piuttosto che come il segno di un peggioramento in arrivo.