Mercato azionario: torna l’avversione al rischio, ma il mercato riprenderà la corsa

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Dopo un inizio all’insegna dell’ottimismo sulla ripresa dell’economia, i mercati azionari europei hanno chiuso gennaio in territorio negativo. L’avversione al rischio è tornata insieme alle misure restrittive per il diffondersi di nuove varianti del virus e ai timori di ritardi nella produzione dei vaccini. L’aumento della volatilità ha portato a una riduzione dell’appetito al rischio.

Tuttavia, la traiettoria positiva è destinata a continuare, grazie soprattutto alle politiche monetarie e fiscali di supporto all’economia. Con Mario Draghi al timone dell’Italia i settori sui quali abbiamo puntato (green e digital) potranno beneficiare del flusso d’investimenti del Recovery fund.

Puntiamo su società legate alla transizione energetica e digitale

A gennaio i mercati hanno festeggiato l’arrivo dell’ex presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, al timone del governo italiano. Piazza Affari ha risposto con un forte rimbalzo, sia sul lato azionario che su quello obbligazionario, con lo spread tornato quasi sui minimi. Dopo l’annuncio sul nuovo capo di governo, il Ftse Italia All share è diventato il migliore tra i grandi indici europei. Draghi è percepito come colui che potrebbe portare l’Italia fuori dalla crisi sanitaria e garantire l’allocazione dei fondi europei del Recovery fund (più di 200 miliardi di euro), soprattutto verso i settori legati alla transizione energetica e alla transizione digitale.

Anche a livello europeo, le infrastrutture per la transizione energetica e digitale sono i settori che dovrebbero maggiormente beneficiare dei piani dei governi per rilanciare l’economia. Noi abbiamo già da tempo puntato su questi temi di lungo periodo destinati ad attrarre una massiccia ondata di investimenti. Puntiamo quindi su società legate alla transizione energetica e digitale, come Prysmian (cavi elettrici e fibra ottica per il digitale), Enel e Terna (infrastrutture per la transizione energetica), Inwit (infrastrutture per le telecomunicazioni), Cy4gate (cyber intelligence, sicurezza e soluzioni di cyber electronic warfare) o Tecma Solutions, società che offre soluzioni digitali innovative per la pianificazione e il marketing di immobili. Sono interessanti anche tutti i settori industriali che possono beneficiare della transizione energetica e tutti i business in grado di beneficiare di una maggior digitalizzazione. Oltre a questi due temi puntiamo sulle società che sono esposte alla Cina, che è l’unico paese la cui economia continua a crescere.

Ci aspettiamo che il rally continui

Nelle prossime settimane, quando l’episodio di volatilità si sarà normalizzato, i mercati azionari dovrebbero riprendere a salire, spinti dal sostegno senza precedenti delle politiche monetarie e fiscali di banche centrali e governi e dalla prospettiva di una ripresa dell’economia, soprattutto in Cina e negli Stati Uniti.

Pur non beneficiando di una ripresa altrettanto forte, in Europa gli indici potrebbero comunque offrire un interessante potenziale di crescita, vista la forte esposizione al commercio mondiale. I valori attuali degli asset non lasciano spazio a delusioni sulla crescita attesa dei risultati societari. Tuttavia, in assenza di un rialzo significativo dei tassi d’interesse, oggi ci sono ben poche alternative all’azionario.

Con i tassi a zero e le obbligazioni governative costose e spesso con rendimenti negativi, per chi cerca di far fruttare i propri risparmi l’azionario oggi resta il settore in grado di offrire, potenzialmente, i maggiori rendimenti. Questo naturalmente non avviene senza rischio. Noi guardiamo con attenzione quel che succede sul mercato dei tassi. Non crediamo ci sia un grande rischio, ma possono emergere timori e creare volatilità. Anche se le valutazioni del mercato italiano non sono tiratissime, cominciano ad esserci alcuni segnali di una bolla.

Per questo è quanto mai importante essere pronti e avere una gestione attiva, attenta alla selezione di titoli in grado di offrire un reale potenziale di crescita. Altrettanto importante è cercare di mantenere una buona diversificazione per poter far fronte a un possibile repentino cambiamento dello scenario economico.