I tre pilastri per navigare sui mercati del credito nel 2021

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La combinazione di dati economici in lento miglioramento, il sostegno implicito della Federal Reserve e le notizie positive sui vaccini forniscono al mercato dei segnali di incoraggiamento per il 2021. Sebbene l’ottimismo stia tornando sui mercati, riducendo gli spread di credito, il 2021 promette di essere un anno difficile.

L’eredità della pandemia lascerà profonde cicatrici economiche ed è probabile che assisteremo a un’ulteriore dislocazione del mercato, una volta che si riuscirà a delineare con più precisione vincitori e vinti. In un contesto di questo tipo, tracciare un percorso chiaro attraverso i mercati del credito statunitense richiede convinzione e disciplina.

Mentre la pandemia potrebbe essere un evento unico nel suo genere, i periodi di volatilità acuta non sono una novità nei mercati finanziari. Per riuscire a navigare durante questi periodi di difficoltà, applichiamo i nostri tre pilastri d’investimento collaudati nel tempo.

1° Pilastro: Cercare un ampio margine di sicurezza 

Crediamo che il peggior risultato degli investimenti in obbligazioni societarie sia un’insolvenza. Per questo motivo, il nostro processo si concentra innanzitutto sull’attenuazione dei rischi di ribasso, valutando l’affidabilità creditizia delle società del nostro universo d’investimento.

Per fare questo, effettuiamo la ricerca sul credito internamente e non ci affidiamo alle valutazioni di Wall Street o ai rating emessi dalle agenzie. Piuttosto, leggiamo e analizziamo noi stessi i bilanci delle società e creiamo modelli finanziari decennali per ogni società del nostro bacino di copertura. Questi modelli ci permettono di valutare i trend relativi alle entrate, ai margini, ai profitti, alla liquidità, agli investimenti in capitale azionario e in asset reali, ai livelli di debito e ai bilanci.

La caratteristica fondamentale della nostra analisi del credito è la valutazione del flusso di cassa operativo perché, secondo noi, le aziende che lo generano correttamente e lo allocano con saggezza sono quelle che meglio riescono a creare un valore duraturo. Osserviamo il flusso di cassa operativo generato da un’azienda ed esaminiamo come esso si muove attraverso diversi cicli di mercato. Puntiamo a investire in società con un flusso di cassa durevole e sostenibile, che forniscano anche un rendimento interessante in relazione al loro indebitamento. Più forte è il flusso di cassa che una società produce, più ampio è il margine di sicurezza con cui crediamo di poter lavorare in periodi di volatilità del mercato.

2° Pilastro: Non investire in ciò che non si capisce  

Con la ricerca così centrale nel processo d’investimento, crediamo che sia fondamentale investire laddove comprendiamo le attività che stanno alla base. Siamo attratti da società attive nei settori dei beni di consumo di base, servizi, bassa tecnologia, vendita al dettaglio, distribuzione e produzione. I business semplici e facilmente comprensibili, con marchi forti e posizioni di mercato, sono particolarmente attraenti per noi. Tendiamo a investire in attività ad alto ritorno di cassa, senza enormi requisiti sul capitale.

Per rimanere all’interno del nostro “cerchio di competenza”, evitiamo di investire in obbligazioni emesse da banche, compagnie di assicurazione o broker dealer, perché non è nelle nostre capacità valutare con fiducia o competenza il flusso di cassa operativo di queste società o come tale flusso di cassa viene allocato.

Abbiamo una posizione simile con i servizi pubblici e la maggior parte delle compagnie energetiche. Lasciamo questi settori ad altri e ci atteniamo a ciò che sentiamo di conoscere. Questo si è rivelato molto utile in passato, quando si sono verificate flessioni del mercato.

Non è scienza missilistica. Compriamo aziende di cui comprendiamo tutte le dinamiche e che generano molto denaro.  Non siamo esclusivamente alla ricerca della sicurezza, investiamo anche in obbligazioni che sono meno amate o che generano meno denaro, così possiamo sovraperformare i nostri benchmark e i nostri competitor.

3 ° Pilastro: i prestiti a lungo termine superano il trading a breve termine 

Quando si investe nei mercati del credito societario, crediamo che il prestito a lungo termine sia meglio del trading a breve termine. Questo richiede spesso una visione “contrarian”. La nostra strategia si concentra sull’analisi dei fondamentali dell’investimento, invece che assumere la mentalità di gregge o inseguire le tendenze del momento. Non “giochiamo” con i tassi d’interesse, non partecipiamo a strategie di rotazione settoriale e non facciamo proiezioni di alcun tipo.

Mettere via la sfera di cristallo ci permette di preoccuparci meno degli aspetti macro e più della selezione di obbligazioni societarie sottovalutate da includere nel nostro portafoglio. Non c’è una formula magica nel nostro approccio, che definirei chiaro e onesto, oltre ad averci guidato attraverso molteplici crisi di mercato.

L’impatto del coronavirus porterà un’eredità dirompente nei mercati del credito del 2021 e potremmo assistere a ulteriori dislocazioni e alla volatilità degli spread. Attenendoci ai nostri pilastri di investimento durante questi tempi difficili, crediamo di poter continuare a mitigare il rischio di ribasso, massimizzando i rendimenti per gli investitori.