La situazione dei mercati finanziari riflette l’evoluzione eterogenea della pandemia

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Nel 2021 una nuova ondata di casi di COVID-19 ha colpito il mondo provocando un peggioramento dei dati a livello globale. La situazione nei diversi Paesi si presenta più o meno urgente a seconda dei progressi sul fronte della campagna vaccinale e dell’eventuale sviluppo di nuove varianti.

Il Brasile e l’India, per esempio, stanno attualmente affrontando una situazione drammatica. Le nuove varianti hanno ridotto drasticamente la speranza di un rapido recupero. In India, il nuovo aumento di contagi registrato a marzo è coinciso con lo sviluppo di una nuova variante nel Paese, che è stata denominata “B.1.617”. Per comprendere l’impatto della trasmissibilità, basti pensare che all’inizio di marzo questo ceppo era all’origine del 5% dei nuovi casi, mentre all’inizio di aprile risultava responsabile di oltre l’80% dei nuovi casi.

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Lo stesso problema è presente in Brasile, con esiti letali: i decessi da COVID-19 registrati nel Paese nel mese di marzo rappresentano il 24% di quelli registrati a livello globale. Con solo il 12% della popolazione già vaccinato, prevalentemente con un vaccino (Sinovac) che si è dimostrato inefficace contro la variante brasiliana, il Paese soffre ora le conseguenze dell’uso di uno strumento poco efficace combinato con un ceppo dagli effetti gravi.

Sebbene in misura minore, anche i Paesi sviluppati stanno affrontando una nuova ondata di casi. Il Giappone ha recentemente dichiarato lo stato di emergenza fino all’11 maggio a Tokyo e in altre tre prefetture, allo scopo di ridurre i nuovi casi per poter svolgere i giochi olimpici programmati per fine luglio. Negli Stati Uniti e in Europa, la pandemia sembra sotto controllo grazie alle vaccinazioni che procedono sempre più rapidamente e, per ora, si spera che non compaiano nuove varianti aggressive.

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La situazione dei mercati finanziari riflette l’evoluzione eterogenea di questa pandemia. Brasile e India sono stati colpiti duramente, con una sottoperformance dei rispettivi mercati azionari dall’inizio dell’anno al 23 aprile pari a -15% e -5% rispetto al mercato globale. I titoli giapponesi, tra il 4/03 ed il 23/04, hanno registrato una sottoperformance rispetto al mercato globale pari a -6% dopo l’aumento dei casi rilevato a inizio marzo 2021.

Negli Stati Uniti, le conseguenze in ambito finanziario sono state ancora più marcate. Il picco di ricoveri e il successivo crollo dei dati ad alta frequenza che ha caratterizzato l’inizio di aprile sono stati elementi scatenanti che hanno determinato un’inversione di tendenza nei tassi statunitensi e dell’arresto della rotazione dello style value del mercato.

Il continuo verificarsi di nuove mutazioni (che rischiano di rendere i vaccini esistenti meno efficaci) e la loro diffusione di Paese in Paese continuano a rappresentare un problema in tutto il mondo. Si tratta di un rischio al ribasso impossibile da ignorare, del quale il mercato è totalmente consapevole.

Considerando l’efficienza (soprattutto dei vaccini a mRNA) e il rapido progresso delle vaccinazioni negli Stati Uniti e in Europa (presto verranno raggiunte le soglie di immunità), la prospettiva più probabile per i prossimi mesi è ancora quella di una crescita in continua accelerazione. Riteniamo pertanto che i Treasury USA riprenderanno a muoversi verso un aumento dei rendimenti, innescando un’ulteriore rotazione caratterizzata dal passaggio da titoli growth, quality e difensivi verso titoli value e ciclici, sovra rappresentati sui mercati Europei.