Arriva Alonzo, l’hard fork di Cardano: cosa succede ora?

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L’hard fork Alonzo, in arrivo il 12 settembre, aprirà finalmente agli smart contract su Cardano.

Gli smart contract, come sappiamo, sono contratti “intelligenti” scritti in codice informatico auto-applicabili e immutabili. Si tratta di una novità molto attesa perchè questa funzionalità è destinata ad aprire una nuova e ampia gamma di casi d’uso per la blockchain di Cardano: pagamenti, transazioni peer-to-peer, crowdfunding, aste e molto altro.

Questo significa anche che le DApps (applicazioni decentrate) per la prima volta potranno funzionare anche su Cardano: l’update, quindi, sta aprendo la strada per rendere la finanza decentralizzata (anche detta Defi) utilizzabile da tutti nel quotidiano – possibilità in linea con l’obiettivo di Cardano di mettere la tecnologia blockchain a disposizione di tutti.

La competizione con Ethereum

Cardano e Ethereum sono stati spesso paragonati fra loro. Tuttavia, grazie alla Hard Fork Alonzo, Cardano – un tempo considerato solo uno potenziale concorrente – ora può diventare un vero e proprio contendente alla leadership di Ethereum. Se tutto va come previsto, grazie a questo aggiornamento Cardano potrebbe rivelarsi un’alternativa valida e sicura ad Ethereum per quanto riguarda la gestione degli smart contract.

Sebbene i contratti smart di Ethereum siano già molto diffusi, l’implementazione su Cardano offrirà agli utenti un’alternativa user-friendly anche più sostenibile da un punto di vista ambientale,  con un maggior numero di TPS (transazioni al secondo: 257 per Cardano contro 15 per Ethereum), tariffe più basse e casi d’uso simili. Tuttavia, anche Ethereum sta per predisporre queste funzionalità, che saranno disponibili una volta completato il passaggio al Proof of Stake (Pos). Mentre l’hard fork London di Ethereum ha preparato la rete per passare in futuro a Ethereum 2.0, Ethereum usa ancora il sistemaProof of Work (Pow), che richiede elevate quantità di energia. Cardano, d’altra parte, usa un algoritmo di consenso Proof of Stake, e per questo, almeno per il momento, è più sostenibile di Ethereum, che è improbabile che implementerà queste modifiche entro l’anno. In tal senso, sarà interessante vedere come Ethereum e Cardano si svilupperanno in termini di adozione di su larga scala.

Cos’è Cardano?

Cardano ha l’obiettivo di fornire a tutti una rete sicura, scalabile e trasparente. Questo è anche il motivo per cui questo progetto open source non ha mai tenuto nascosti i propri piani per il futuro, definendo chiaramente una dettagliata tabella di marcia.

Il rollout di Alonzo rappresenta la fase più rilevante nell’era Goguen degli smart contract. Sebbene vi sia un certo livello di sfiducia e diverse critiche sulla sua utilità, Charles Hoskinson, Executive Director di IOHK, società che ha sviluppato Cardano, ha respinto lo scetticismo sull’imminente lancio degli smart contract.

Cardano: un po’ di storia

Progetto fondato nel 2015 (ma lanciata qualche anno più tardi, nel 2017), Cardano vede tra i fondatori anche ex sviluppatori di Ethereum, come Charles Hoskinson (co-fondatore di quest’ultimo). Il suo token nativo ADA, il cui supply totale è di 45 miliardi, prende il nome dal primo programmatore di computer riconosciuto dalla fine del XIX secolo: una donna, Ada Lovelace, figlia del poeta Lord Byron (da qui il nome della prima era di Cardano, Byron). Attualmente può essere scambiata da chiunque in tutto il mondo o impegnata in uno staking pool (gruppo di possessori di criptovalute che unisce le proprie forze).

Cardano ha l’obiettivo di fornire su larga scala un network sicuro, scalabile e trasparente: è un progetto open source che è sempre stato chiaro riguardo i suoi piani per il futuro e che ha sistematicamente fornito una precisa e dettagliata roadmap:

  • Byron è la prima era di Cardano, intitolata al poeta Lord Byron. È iniziata con il lancio di Cardano nel 2017 e ha permesso agli utenti di acquistare e vendere ADA.
  • Shelley, dal nome del poeta britannico Percy Shelley, ha determinato la fine di Byron nel luglio 2020 e ha portato al decentramento della rete di Cardano.
  • Goguen, l’attuale fase di Cardano, dal nome dell’informatico americano Joseph Goguen, include il prossimo importante passo per il progetto: permettere gli smart contract sulla rete Cardano.
  • Basho, dal nome del poeta giapponese Matsuo Basho, sarà l’era in cui Cardano raggiungerà la sua forma finale. Una Sidechain e la compatibilità con altre blockchain come Ethereum renderanno Cardano una rete davvero scalabile.
  • Voltaire, dal nome del famoso pensatore e scrittore francese, permetterà ai possessori di ADA di votare e di decidere il futuro della rete di Cardano; si aprirà così l’era della cosiddetta “governance”.