Protezione degli asset digitali: Vaultinum arriva in Italia e rivoluziona il mercato della due diligence tecnologica

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Vaultinum, società leader nella protezione e nell’audit delle risorse digitali, arriva in Italia. Questa espansione si inserisce nella più ampia strategia di crescita in Europa intrapresa dall’azienda. Grazie al suo strumento proprietario di due diligence tecnologica, l’azienda offre soluzioni a tutte le organizzazioni che vogliono proteggere asset digitali sensibili e la proprietà intellettuale (IP), oppure vogliono evitare la dipendenza dai fornitori (Escrow agreement) e mitigare i rischi informatici e di software.

Con sede a Ginevra e attiva dal 1976, Vaultinum ha già permesso a migliaia di innovatori e investitori digitali di proteggere le proprie scoperte. Da oggi, Vaultinum metterà a disposizione la sua tecnologia e la sua esperienza in diversi Paesi d’Europa, dopo il successo già riscontrato in Svizzera e in Francia. In particolare, oltre che nel nostro Paese, Vaultinum si espande anche in Regno Unito e Spagna grazie a una strategia di crescita che si concretizza nel rafforzamento della propria presenza sul territorio con team locali dedicati.

La protezione dei dati sensibili e della proprietà intellettuale è ormai diventata una priorità per le imprese in Italia. Secondo dati Sophos, infatti, nel 2020 il 41% delle aziende italiane è stato bersaglio di attacchi ransomware e i criminali sono riusciti a criptare i dati nel 73% dei casi. E ciò accade proprio nel momento in cui gli investimenti stanno aumentando vertiginosamente – in particolare gli accordi di private equity – spingendo sempre più aziende e compagnie tecnologiche a innovare e crescere più velocemente di prima.

Cosa fa Vaultinum per proteggere le imprese

A differenza degli approcci tradizionali alla due diligence del software, molto dispendiosi in termini di tempo e spesso condotti da qualcuno che esamina manualmente ogni sezione di codice sorgente, gli audit tecnologici KYS® – Know Your Software di Vaultinum sono più veloci e completi, e uniscono la potenza del suo algoritmo di scansione codice all’expertise dei suoi tecnici IT, che interpretano poi i risultati. L’algoritmo di KYS® – Know Your Software rivela, infatti, qualsiasi rischio che possa minacciare IP, sicurezza, scalabilità e potenziale di crescita attraverso la lettura di ciascuna riga del codice. In tal modo, l’algoritmo di punteggio garantisce assoluta oggettività e fornisce un punto di riferimento coerente per la valutazione delle organizzazioni, permettendo anche di risparmiare tempo e costi.

Vaultinum è in grado di fornire una soluzione di deposito riconosciuta dai tribunali di tutto il mondo, in modo da permettere a sviluppatori, innovatori digitali e proprietari di database di dimostrare la proprietà e garantire i loro diritti di IP. In qualità di terza parte fidata, Vaultinum assicura i depositi online di beni digitali utilizzando l’algoritmo di crittografia AES 256, uno dei più affidabili attualmente disponibili.

Inoltre, Vaultinum offre a fornitori di tecnologia e ai loro clienti la possibilità di stipulare un Escrow Agreement per il software, un contratto che garantisce la continuità del business in caso di fallimento del fornitore. In questo modo, le aziende riducono al minimo il rischio di dipendenza dal fornitore e di interruzione dell’attività in caso di fallimento, cambio di proprietà o problemi di manutenzione del software da parte di quest’ultimo. Allo stesso tempo, i fornitori di software che mettono a disposizione questa importante rassicurazione guadagnano un vantaggio competitivo senza pari.

Philippe Thomas, CEO di Vaultinum, commenta: «A livello globale imprese e organizzazioni stanno assistendo a un’accelerazione di investimenti e innovazione e, in particolare, registriamo il maggiore potenziale di crescita nel Regno Unito, in Spagna e in Italia. Oggi si avverte reale urgenza di proteggere le proprie risorse digitali, dal momento che la pressione per la crescita è sempre più elevata e, allo stesso tempo, stanno aumentando i rischi di sicurezza informatica».

«Il rimbalzo post-pandemia ha creato la tempesta perfetta – aggiunge Philippe Thomas – poiché, senza la giusta due diligence, molti fattori hanno lasciato le organizzazioni aperte al rischio. Oggi non è più sufficiente l’audit finanziario e legale che normalmente viene condotto dalle aziende. Solo un audit tecnologico completo, che fornisca un’analisi profonda del codice sorgente, potrà garantire alle imprese sicurezza, scalabilità e continua crescita dei loro asset tecnologici».